(DIRE) Roma, 18 mag. - "E' un convegno che si apre in piena guerra e dopo due anni di pandemia, con riduzione del 50% delle nostre attività. C'è quindi una motivazione, una voglia di fare e di risolvere problemi antichi". Lo ha detto alla Dire il presidente della Società oftalmologica italiana, Matteo Piovella, in occasione della presentazione del 19° congresso internazionale della Soi, in programma da oggi fino a sabato 21 maggio presso il Centro Congressi Rome Cavalieri.
"Gli argomenti principali- ha spiegato- superare il cambiamento che c'è stato a livello di chirurgia della cataratta, perchè oggi abbiamo istituito un altro intervento, la chirurgia del cristallino, la capacità, oltre che di togliere l'opacità e quindi di far vedere nuovamente alle persone, anche di eliminare i difetti di vista, sia da lontano che, soprattutto, da vicino".
"L'altro argomento che mi sta particolarmente a cuore- ha informato Piovella- è il simposio dal titolo 'Occhio e nutrizione': è vero che abbiamo grandi tecnologie, grandi capacità di ridare la vista alle persone ma, naturalmente, ci sono alcune patologie come la maculopatia in cui, in alcuni casi, non abbiamo strumenti estremamente efficaci. Quindi in questo caso dobbiamo agire sulla prevenzione, per cercare di evitare la malattia o ritardarne l'efficacia".
"Per questo- ha aggiunto il presidente della Soi- ci sono delle sostanze protettive per la retina e per la macula: sono pigmenti come la luteina e la zeaxantina, antiossidanti che permettono alle persone di mantenere molto più a lungo una normale vista".
Matteo Piovella si è infine soffermato sulle maculopatie, definendole "un problema non tanto dal punto di vista terapeutico ma dal punto di vista assistenziale. Oggi siamo in grado di dare la giusta cura solo al 30-40% di queste persone in grave crisi, quindi dobbiamo cercare di recuperare questo gap terribile che ci divide tra Francia, Germania e Inghilterra".
"Noi diamo strumenti e soluzioni- ha infine dichiarato- speriamo finalmente, dopo qualche anno di criticità, di poter essere ascoltati e di poter essere significativi: noi abbiamo la competenza, abbiamo l'esperienza e la capacità di risolvere queste situazioni. La burocrazia del nostro Paese ha dimostrato da sempre di non essere in grado di poterlo fare", ha concluso.
(Fde/ Dire)