Roma, 3 mag. - "E' un progetto importante per almeno tre motivi: aiuta ad accompagnare i bambini nel loro vissuto d'ospedale offrendogli un diversivo; si avvale dei device elettronici, una modalità che per i giovani è estremamente usuale; si rivolge a bambini di diverse nazionalità. E' un piccolo gesto, una piccola attenzione che però fa grande il Policlinico e rende più favorevole l'accesso e il vissuto dei piccoli pazienti tra le nostre mura". Così Fabrizio d'Alba, direttore generale dell'Umberto I di Roma, sottolinea il valore di 'eLOV. Leggere Ovunque', la biblioteca virtuale dedicata ai bambini del Policlinico e presentata questa mattina.
Situata in tre diverse postazioni degli ambulatori di Clinica pediatrica dell'Umberto I, la biblioteca virtuale raccoglie, al momento, oltre una ventina di fiabe tradotte in dieci lingue: italiano, ucraino, swahili, cinese, filippino, bengalese, rumeno, albanese, amarico, arabo. Per accedervi è sufficiente scansionare, con un qualsiasi smartphone, il Qrcode visibile sugli 'scaffali' della biblioteca, scaricare e leggere gratuitamente il libro che si preferisce.
Il progetto è realizzato da Romabpa Mamma Roma e i suoi Figli Migliori e Forum del Libro. "E' un' iniziativa che abbiamo accolto con gioia- ha continuato d'Alba- e che sottolinea ancor più la mission del nostro Policlinico. Un impegno continuo che coniuga la presa in carico dei piccoli pazienti da parte dei nostri eccellenti professionisti, con attenzioni e progettualità capaci di ridurre la paura e lo smarrimento causato da un accesso in ospedale". Paura e smarrimento che possono essere ancora più grandi quando non si ha dimistichezza con la lingua. "Al momento circa il 10% dei nostri pazienti appartiene ad altre nazionalità- sottolinea il direttore generale del Policlinico- quindi iniziative come questa evidenziano come un grande ospedale non è solo quello che riesce a dare grandi prestazioni sanitarie ma anche quello che riesce a dare servizi straordinari, come questa biblioteca virtuale".
"Abbiamo voluto riservare un'attenzione particolare ai più piccoli della città, soprattutto in un momento delicato come quello delle visite in ambulatorio. Un modo per far rasserenare i bambini da ovunque essi provengano- ha evidenziato Paolo Masini, presidente del Roma Best Practices Award Mamma Roma e i suoi Figli Migliori- la presenza delle fiabe in lingua ucraina rende il progetto ancora più necessario in questo momento".
Per Maurizio Caminito, presidente del Forum del libro: "Il progetto è un modo semplice e divertente per leggere o ascoltare una storia dalla voce della propria mamma. Per i bambini stranieri che vivono nel nostro Paese è importante imparare l'italiano, ma è altrettanto importante non dimenticare la propria lingua e le proprie radici. E' poi un modo per avvicinare alla lettura anche chi non è abituato a farlo".
"Questo progetto- aggiunge Maria Grazia Passeri, presidente di Salvammame- rappresenta una nuova piccola sfida nell'accogliere ed aiutare bambini e famiglie in condizioni di necessità. Un lavoro costante, per supportare chi necessita di mezzi e cibo ma anche chi, in condizione di malattia e fragilità ha bisogno di preservare la capacità di immaginare e sognare. Un privilegio che solo le fiabe sanno regalare".
Il progetto è risultato vincitore del Premio Romabpa che sostiene da 7 anni le buone pratiche romane e nei prossimi mesi sarà esportato in altri ambulatori pediatrici delle strutture cittadine.
(Red)