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Cannabis, Bersani (psichiatra): "Con consumo in giovanissima età fino a -8 punti Qi"
Roma, 20 lug. - "L'uso di cannabis in Italia è enorme, anche se sicuramente sottostimato e non esattamente definibile perché non confermato da dati epidemiologici ufficiali. È interessante che questo consumo riguardi in percentuale rilevante l'età giovanile, fino ai giovanissimi. Questo rappresenta la peculiarità del fenomeno e l'elemento clinicamente più preoccupante perché è stato verificato che il quoziente intellettivo dei ragazzi che hanno iniziato ad assumere cannabis alle scuole medie è inferiore fino a 8 punti rispetto a coloro che non l'hanno assunta a partire da quell'età . Si sta dunque stratificando una generazione di consumatori di cannabis, in senso letterale, meno intelligente rispetto ai coetanei non consumatori". Non usa giri di parole Giuseppe Bersani, psichiatra, professore associato di Psichiatria presso il dipartimento di Scienze e Biotecnologie medico-chirurgiche della Sapienza Università di Roma, membro del Comitato tecnico scientifico 'Per la salute dei giovani', entrato a far parte del Gruppo di lavoro dell'Ordine dei medici e degli odontoiatri di Roma e provincia, intervenuto su Odeon tv per parlare degli effetti della cannabis sulla salute e dei miti da sfatare sul consumo di questa sostanza.
Due, tra i tanti che ci sono intorno alla cannabis, i miti da sfatare secondo Bersani: "Il primo è l'innocuità della cannabis. La cannabis non è innocua- chiarisce fermamente- il fatto che venga considerata una droga leggera è un equivoco scientifico gravissimo, perché ha una potenzialità di indurre effetti tossici sull'organismo e soprattutto a livello cerebrale molto alta. La gamma degli effetti clinici che nel tempo possono manifestarsi è molto ampia. Potremmo rappresentare questa gamma come un iceberg, per cui c'è una punta di effetti emergenti e poi c'è un sommerso di disturbi che difficilmente emergono, ma accompagnano in modo inevitabile l'uso cronico di cannabinoidi".
"Il disturbo emergente più comune è la psicosi, che si calcola si manifesti nel 10-15% dei consumatori di cannabis, spesso non distinguibile dalla psicosi primitiva. Il problema è che questi sintomi non si manifestano al momento dell'assunzione, ma nel tempo, con l'accumulo del principio attivo nell'organismo e a volte anche dopo aver interrotto l'assunzione, anzi il disturbo procede in ogni caso. Sotto la punta dell'iceberg delle psicosi e del loro esordio clinico conclamato- prosegue lo psichiatra- c'è quel mondo sommerso di psicopatologie. Prima fra tutte c'è una depressione spenta, anaffettiva, che comporta perdita di interessi, capacità di socializzare e partecipare, è un disturbo con un decorso cronico e viene definita genericamente sindrome amotivazionale. Teniamo conto- ricorda Bersani- che molte vicende scolastiche che vedono un peggioramento del profitto e addirittura un abbandono, senza una ragione apparente, sono legate proprio al consumo di cannabis. Al di sotto di questo c'è il problema delle conseguenze strettamente cerebrali: disturbi dell'attenzione, della concentrazione, problemi verbali. Tutti disturbi che portano a un rapido decadimento cognitivo se si manifestano in soggetti adulti, ma che comportano invece un mancato sviluppo cerebrale se si manifestano in soggetti giovani, in fase di sviluppo".
Il secondo mito da sfatare, continua l'accademico, "è che la cannabis non dia dipendenza: la cannabis dà dipendenza- assicura- almeno il 20% dei consumatori abituali la sviluppa e si confronta con una reale impossibilità di sospenderne l'assunzione senza sperimentare sintomi di astinenza soprattutto mentali, che comportano ricerca compulsiva della sostanza (il craving) e problemi comportamentali", conclude.
(Red)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Stefano De Lillo |
SEGRETARIO Cristina Patrizi |
TESORIERE Guido Coen Tirelli |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Musa Awad Hussein |
Emanuele Bartoletti |
Vincenzo Bianco |
Gianfranco Damiani |
Aldo Di Blasi |
Marina Di Fonso |
Luisa Gatta |
Valentina Grimaldi |
Andrea Isidori |
Ivo Pulcini |
Maria Grazia Tarsitano |
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CONSIGLIERI ODONTOIATRI |
Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
Brunello Pollifrone |
Sabrina Santaniello |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
VICE-PRESIDENTE Sabrina Santaniello |
SEGRETARIO Giovanni Migliano |
Claudio Arcuri |
Francesco Carpenteri |
Antonio D'Apolito |
Nicola Illuzzi |
Rebecca Jewel Manenti |
Giuseppe Marzo |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Leonardo Carletti |
REVISORE EFFETTIVO Alfredo Cuffari |
REVISORE EFFETTIVO Antonio Manieri |
SUPPLENTE Giovanni Carnovale |
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