(DIRE) Roma, 27 apr. - Mininvasività, gesto chirurgico preciso e tempi di recupero rapidi sono già realtà. Grazie ai robot, veri e propri alleati del chirurgo in sala operatoria gli interventi oncologici ad alta complessità possono essere effettuati, con estrema precisione a vantaggio sia del medico che del paziente. Ci sono aree mediche dove la robotica è maggiormente impiegata e perché? L'agenzia di stampa Dire per approfondire l'argomento ha raggiunto il professor Enrico Vizza, Direttore del Dipartimento di clinica e ricerca oncologica presso l'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma.
"La chirurgia robotica è una forma altamente avanzata di tecnologia mininvasiva che consente di effettuare interventi di grande complessità. La robotica è peraltro una branca molto giovane, in estrema espansione e consiste nel creare una interfaccia virtuale tra il chirurgo e il paziente. Proprio in questo spazio virtuale sarà possibile, in futuro, integrare altre tecnologie come la risonanza, la tac intraoperatoria o i traccianti vitali che permetteranno di individuare particolari gruppi di cellule patologiche rispetto ai tessuti sani", ha detto Vizza.
Ma come funziona praticamente? "Il chirurgo esegue l'intervento- prosegue l'esperto- attraverso dei piccoli fori nel torace, nella cavità addominale o nel sito interessato riuscendo, attraverso la macchina, ad effettuare movimenti precisi. Il nostro centro è stato tra i primi in Italia ad applicare queste tecniche in oncologia e posso dire che produciamo infatti un alto volume d'interventi. Se fino ad un anno e mezzo fa erano 500 le procedure robotiche eseguite, quest'anno con l'arrivo della seconda macchina, abbiamo superato più di mille interventi in un anno. Un'attività cospicua se consideriamo che i robot vengono impiegati sostanzialmente negli interventi più complessi come nel caso dell'asportazione dei tumori che spesso sono localizzati in prossimità di organi vitali e da qui è anche facile comprendere come la precisione sia fondamentale".
"Si avvalgano dei robot le principali branche di chirurgia specialistica anche se è l'urologia ad effettuare il più elevato numero di interventi. Nel nostro istituto vengono svolti ben 600 interventi urologici l'anno e questo ci pone in linea con i migliori standard mondiali. Un altro importante ambito in cui le macchine vengono impiegate è sicuramente la chirurgia toracica, seguita da quella ginecologica, la chirurgia addominale fino all'otorinolaringoiatria", conclude Vizza.
(Mco/ Dire)