Roma, 21 apr. - "Per il personale medico avremo difficoltà per i prossimi 2-3 anni, ma poi, grazie agli investimenti messi in campo e alle borse di specializzazione medica finanziate, arrivate a oltre 17mila, la situazione cambierà ". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo oggi alla Conferenza nazionale sulla Questione Medica organizzata dalla Fnomceo. L'evento si è svolto a Roma, presso il Teatro Argentina.
"Il problema è come gestire i prossimi 2-3 anni e ci stiamo lavorando- ha aggiunto Speranza- per trovare soluzioni immediate: su questo, penso anche ad un utilizzo straordinario degli specializzandi, che abbiamo iniziato a fare ma che va rafforzato". FARÒ BATTAGLIA POLITICA PER RIMUOVERE TETTO SPESA PERSONALE - "Il modello per silos e tetti ci ha impoverito, è sbagliato e non funziona. Questo è un disastro cui porre rimedio al più presto. Farò una battaglia politica perché si superi questa logica dei tetti" ha detto ancora il ministro della Salute.
"Mi batterò per avere ancora più risorse economiche per la sanità - ha poi aggiunto- ma bisogna partire dai numeri: nel 2019, quando sono diventato ministro, c'erano 114 miliardi sul Fondo sanitario nazionale. Oggi nel Fondo ci sono 124 miliardi a regime già quest'anno, 126 l'anno prossimo e 128 tra due anni". Alle risorse ordinarie di aggiungono quindi i "20 miliardi per la sanità dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Per la prima volta- ha ricordato inoltre Speranza- c'è un Piano Pon salute europeo di 625 milioni di euro che investiremo su grandi questioni, dalla sanità del mezzogiorno alla salute mentale".
Accanto alle risorse, però, sono "necessarie le riforme, a partire dall'assistenza territoriale", ha concluso.
BENE CASE COMUNITÀ, MA STUDIO MMG IRRINUNCIABILE - "Vanno bene le case di comunità , ma lo studio di medicina generale resta irrinunciabile" ha aggiunto poi Speranza.
"Il lavoro che stiamo facendo con la Commissione salute, con le regioni e con le sigle sindacali- ha proseguito ancora il ministro in riferimento al Dm 71- va nella valorizzazione di un modello a cui non vogliamo rinunciare, ma vogliamo costruire un sistema più connesso".
(Red)