Roma, 24 set. - Si chiama SGL2 ed è il nome del progetto di modellazione in 3D delle aree archeologiche e degli edifici storici dell' Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata.
Obiettivo? Sviluppare nuove ipotesi interpretative sulle trasformazioni, nei secoli, dello spazio urbano nell'area della città in cui sorge l'ospedale.
Lo studio - oggetto di una Convenzione con la Soprintendenza Speciale di Roma Archeologia Belle Arti e Paesaggio, l'Università di Firenze, la Newcastle University e la Seinan Gakuin University - è stato ora incorporato in un piu' ampio ed ambizioso progetto, denominato Rome Transformed, finanziato dallo European Research Council.
Nell'ambito di tale convenzione si è mosso un team di archeologi, architetti e visualizzatori delle Università di Newcastle e Firenze, grazie al finanziamento di un anonimo benefattore della British School at Rome, per produrre documentazione e sviluppare una modellazione 3D delle aree archeologiche dell'Ospedale, in particolare degli ambienti residenziali e commerciali di epoca romana.
Questi studi stanno consentendo di elaborare nuove ipotesi interpretative sulle trasformazioni dello spazio urbano in quest'area della città e stanno portando alla realizzazione di nuovi modelli digitali tridimenzionali di alcuni degli edifici antichi rinvenuti.
L'Azienda ospedaliera ha ospitato, nei giorni scorsi, il team di Rome Transformed: il Prof. Ian Haynes (Newcastle University), il Prof. Paolo Liverani (Universita' degli Studi di Firenze), la Dr.ssa Thea Ravasi (Newcastle University) e la Dr.ssa Francesca Carboni (Newcastle University), che hanno accompagnato gli studenti ed i collaboratori di Rome Transformed a visitare alcune le aree archeologiche oggetto della ricerca.
Articolo tratto da quotidianosanita.it (Red)