Roma, 17 set. - Si celebra oggi la 'Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita'. Giunta alla sua terza edizione, la Giornata è promossa per esortare le amministrazioni pubbliche a sostenere l'attenzione e l'informazione sul tema e si celebra il 17 settembre di ogni anno, in concomitanza con il 'World Patient Safety Day'.
Filippo Anelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Medici (Fnomceo), dichiara che "la sicurezza delle cure, non ci stancheremo mai di ricordarlo, passa anche attraverso la sicurezza di chi cura. È per questo che continua incessante il nostro impegno perché la sicurezza degli operatori sanitari sia veramente una priorità dell'agenda politica".
Anelli afferma che "per la seconda volta, la Giornata cade durante l'epidemia di Covid, ma mentre lo scorso anno eravamo a piangere le vittime che il virus aveva fatto e stava ancora mietendo tra i colleghi, con punte di 70 nei mesi più terribili, e a ricordarli illuminando la sede in arancione, quest'anno abbiamo un'arma formidabile per la sicurezza: il vaccino. Vaccino che ha praticamente azzerato la mortalità tra gli operatori che ne hanno usufruito, tanto che possiamo dire che i medici sono i migliori testimonial della sua efficacia".
Il presidente Fnomceo sottolinea che "per questo ci rattrista ancor di più il fatto che una percentuale seppur trascurabile di colleghi, circa lo 0,3%, non si siano ancora vaccinati. Siamo fiduciosi che presto anche loro vorranno regolarizzare la loro posizione, nel loro stesso interesse e a tutela dei pazienti".
Ad oggi sono 728 i medici sospesi dagli Albi di 55 Ordini per non essersi vaccinati. In tutto le sospensioni sono state 936, ma 208 sono state poi revocate perché i medici hanno comunicato l'avvenuta vaccinazione.
Anelli ricorda che "vaccinarsi, oltre che requisito di legge per esercitare la professione, è, per un medico anche dovere deontologico Un medico che non ha fiducia nelle vaccinazioni è un ossimoro, è come un ingegnere che non ha fiducia nella matematica o nella fisica" e precisa che "allo stesso modo, è dovere deontologico seguire le evidenze scientifiche e non propagandare false cure, che mettono a rischio la salute dei pazienti e dei cittadini, né prescrivere terapie segrete".
Secondo il presidente Fnomceo è necessario "promuovere e attuare un'informazione sanitaria accessibile, trasparente, rigorosa e prudente, fondata sulle conoscenze scientifiche acquisite, e non divulgare notizie che alimentino aspettative o timori infondati o, in ogni caso, idonee a determinare un pregiudizio dell'interesse generale".
Anelli informa che "quest'anno, inoltre, la Giornata per la Sicurezza delle Cure si celebra senza soluzione di continuità con quella contro la violenza sugli operatori sanitari, che la Fnomceo ricorda ogni anno in questi giorni: ieri sera, a Bari, si è tenuto un concerto in memoria di Paola Labriola, la psichiatra uccisa il 4 settembre 2013 da un suo paziente. Questo per affermare, ancora una volta, l'importanza di migliorare il grado di sicurezza sul lavoro dei medici come presupposto per la sicurezza delle cure. La legge approvata l'anno scorso è stata, in questo senso, un passo in avanti fondamentale".
Il presidente Fnomceo spiega infine che "abbiamo poi sollecitato, con successo, la costituzione dell'Osservatorio che la stessa legge prevede, per monitorare l'applicabilità della norma. Contestualmente si sta costituendo presso il ministero della Salute il gruppo di lavoro per la revisione della Raccomandazione ministeriale n. 8 del 2007, per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari, in larga parte sinora disattesa", conclude.
(Red)