Roma, 15 set. - L'Agenzia italiana del farmaco ha presentato il primo 'Atlante delle disuguaglianze sociali nell'uso dei farmaci per la cura delle principali malattie croniche'. Il Direttore generale Aifa, Nicola Magrini, ha affermato che "l'obiettivo di questa nuova pubblicazione, che arricchisce la costellazione dei Rapporti OsMed, è stato valutare come nell'ambito di un sistema universalistico, come il Servizio sanitario nazionale, l'accesso al farmaco per le principali malattie croniche sia correlato ad alcuni fattori socio-economici come l'istruzione, l'occupazione, la composizione del nucleo familiare, la densità e la condizione".
Dall'analisi emerge come il consumo dei farmaci sia più elevato tra i soggetti residenti nelle aree più svantaggiate, probabilmente a causa del peggior stato di salute, che potrebbe essere associato ad uno stile di vita non corretto. Si tratta di un fenomeno evidente per quasi tutte le condizioni analizzate, in modo particolare per i farmaci antipertensivi, ipolipemizzanti e, nelle donne, per gli antiosteoporotici.
Correlazioni di questo tipo, invece, non emergono analizzando l'aderenza e la persistenza al trattamento, facendo supporre che una volta che il paziente abbia avuto accesso alla cura farmaceutica, la presa in carico non si modifichi al variare del livello di deprivazione.
Il dirigente del Settore HTA ed economia del farmaco, Francesco Trotta, ha sottolineato che "l'Atlante risponde a un indirizzo istituzionale a livello nazionale ed europeo che da tempo raccomanda di concentrare l'attenzione su questi temi".
Trotta ha aggiunto che "è il punto di partenza di un progetto ambizioso, condiviso con alcuni dei principali gruppi di ricerca italiani. Questa rete è adesso a disposizione per ulteriori analisi che possono informare le politiche nazionali o locali riguardo alla riduzione o alla mitigazione delle disuguaglianze".
Sono intervenuti Michael Marmot (University College London), Nera Agabiti (Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio), Nicola Caranci (Assessorato Regionale Emilia Romagna), Giuseppe Costa e Nerina Dirindin (Università di Torino), Alessio Petrelli (Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti ed il contrasto delle malattie della Povertà), Giuseppe Traversa, Aurora Di Filippo e Serena Perna (Aifa).
(Red)