Roma, 20 ott. - "Oggi è un buon giorno. Il Documento programmatico di bilancio approvato ieri sera dal Consiglio dei Ministri contiene un provvedimento in grado di rilanciare il nostro Servizio Sanitario Nazionale: l'incremento strutturale e progressivo del Fondo Sanitario Nazionale. Questo intervento, fortemente voluto dal ministro della Salute Roberto Speranza, conferma quell'inversione di rotta che avevamo già registrato con la Legge di Stabilità varata a fine 2019, e che porta a considerare la sanità come un investimento sulla vita delle persone e non come un costo". Così il presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, commenta le notizie relative alla sanità riguardo al Documento programmatico di bilancio.
Il finanziamento del Servizio Sanitario nazionale vedrà, rispetto al 2021, due miliardi in più nel 2022, che diventeranno quattro nel 2023 e sei nel 2024. "La crescita progressiva del Fondo sanitario nazionale prevista per i prossimi tre anni è una boccata d'ossigeno per il sistema- continua Anelli- Quel che più importa, l'aumento dei finanziamenti diventa strutturale nel fondo sanitario. Una piccola, grande rivoluzione che dimostra la volontà di investire costantemente nella salute dei cittadini, al di là delle emergenze. Promessa mantenuta, dunque, quella del ministro Roberto Speranza. Il nostro auspicio, condiviso anche dal ministro, è che le risorse siano ora impiegate per una vera riforma del Servizio sanitario nazionale, che valorizzi il personale e che colmi le disuguaglianze di salute che affliggono il nostro Paese".
OLIVETI: BENE SPERANZA SU FSN, ORA CONVENZIONE MEDICI FAMIGLIA - "Diamo atto con soddisfazione al ministro della Salute Roberto Speranza di aver dotato strutturalmente il Servizio sanitario nazionale di un finanziamento che torna ad essere su livelli europei". Questo il primo commento che Alberto Oliveti, presidente dell'Enpam, l'Ente previdenziale di medici e odontoiatri, ha rilasciato riguardo l'impegno assunto dal governo nel Documento programmatico di bilancio, a portare il Fondo sanitario nazionale dagli attuali 122 miliardi di dotazione strutturale a 128 miliardi nel 2024.
"Con questo intervento, che si aggiunge al Pnrr che agisce sulle strutture, oggi abbiamo la possibilità di coprire i costi causati dalla pandemia, e soprattutto, di investire nel personale sanitario per colmare le disuguaglianze- ha proseguito Oliveti- Credo che per puntare a questo obiettivo ci sia bisogno di declinare una nuova sanità, fatta di lavoro integrato, supportato tecnologicamente e professionalmente, che preveda una distribuzione territoriale capillare, sempre nel pieno rispetto del rapporto fiduciario con il cittadino. Ora- ha concluso Oliveti- si apra la stagione dei rinnovi contrattuali, con l'auspicio innanzitutto che venga elaborata al più presto una nuova Convenzione per i medici di medicina generale, che faccia da stralcio a tutti gli spezzoni precedenti, e che investa davvero sull'assistenza primaria".
(Comunicati)