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Malattia Lyme, Ifo: "Progetto 'Babel' per terapie mirate"
Roma, 14 ott. - La borreliosi di Lyme è una infezione trasmessa all'uomo dal morso di una zecca del genere Ixodes, e colpisce 230.000 persone l'anno, solo in Europa Occidentale. E' oggi la malattia da vettore più diffusa in Nord America e in Europa. Si presenta frequentemente con un'iniziale eritema nella zona del morso, ma può avere un'escalation clinica e arrivare a colpire le articolazioni e perfino il sistema nervoso, provocando sintomi persistenti e debilitanti. L'infezione del batterio Borrelia, se non trattata in modo tempestivo e adeguato, può non rispondere alla terapia antibiotica ed essere di difficile gestione. Da questi presupposti nasce e prende il via all'Irccs San Gallicano (Isg) di Roma il progetto Babel "Analisi della produzione di biofilm e della tolleranza agli antibiotici in Borrelia burgdorferi sensu stricto e sensu lato," in collaborazione con l'Università Sapienza e l'Università di Lubiana.
Lo studio, della durata di diciotto mesi, è finanziato dall'Associazione Lyme Italia e Coinfezioni e si pone l'obiettivo di offrire nuovi ed efficaci percorsi di cura ai pazienti colpiti da Malattia di Lyme nelle forme più severe. "La borreliosi di Lyme- evidenzia Aldo Morrone, direttore Scientifico del San Gallicano- è in molti casi trattabile con terapia antibiotica.
Tuttavia, la cronica persistenza, la frequente ricomparsa e la capacità di Borrelia di tollerare cicli multipli di antibiotici sono fortemente indicative di un germe produttore di biofilm".
"Con il termine biofilm- spiega Fabrizio Ensoli, direttore del laboratorio di Microbiologia e Virologia Isg- si intende un aggregato di microrganismi che aderiscono a una superficie, e sono protetti da una pellicola che essi stessi producono. I microrganismi, all'interno della matrice del biofilm, sono in grado di resistere meglio all'azione del sistema immunitario e ai trattamenti antimicrobici".
"L'ambizioso obiettivo del progetto di ricerca- evidenzia Enea G. Di Domenico, ricercatore Isg e responsabile dello studio- mira a valutare l'efficacia dei principali antibiotici, contro il microrganismo Borrelia in fase di biofilm, al fine di definire strategie e protocolli terapeutici mirati in termini di dose e durata del trattamento".
"La presenza di forme latenti di Borrelia in fase di biofilm- prosegue Di Domenico- spiega da un lato il basso tasso di rilevazione di questo batterio nel sangue dei pazienti e, dall'altro, la sua capacità di resistere a trattamenti antimicrobici prolungati".
L'Associazione Lyme Italia e Coinfezioni, finanziatrice del progetto, è un'organizzazione di volontariato impegnata, attraverso campagne di formazione e sensibilizzazione, nella diffusione della conoscenza della Malattia di Lyme. L'auspicio, del Consiglio direttivo dell'Associazione Lyme Italia e Coinfezioni, è di poter ottenere risultati che possano portare al raggiungimento di nuovi traguardi e dare speranza ai pazienti colpiti da Malattia di Lyme nelle forme più severe.
(Comunicati)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Stefano De Lillo |
SEGRETARIO Cristina Patrizi |
TESORIERE Guido Coen Tirelli |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Musa Awad Hussein |
Emanuele Bartoletti |
Vincenzo Bianco |
Gianfranco Damiani |
Aldo Di Blasi |
Marina Di Fonso |
Luisa Gatta |
Valentina Grimaldi |
Andrea Isidori |
Ivo Pulcini |
Maria Grazia Tarsitano |
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CONSIGLIERI ODONTOIATRI |
Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
Brunello Pollifrone |
Sabrina Santaniello |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
VICE-PRESIDENTE Sabrina Santaniello |
SEGRETARIO Giovanni Migliano |
Claudio Arcuri |
Francesco Carpenteri |
Antonio D'Apolito |
Nicola Illuzzi |
Rebecca Jewel Manenti |
Giuseppe Marzo |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
REVISORE EFFETTIVO Alfredo Cuffari |
REVISORE EFFETTIVO Antonio Manieri |
SUPPLENTE Giovanni Carnovale |
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