Roma, 6 ott. - "Il nostro scopo è sempre stato quello di risolvere e facilitare un accordo, proprio con l'insegnamento della cultura della conciliazione". A dirlo è Musa Awad, medico chirurgo con un'esperienza trentennale e nuovo responsabile per l'Ordine dei medici di Roma per l'Osservatorio su conflitti e conciliazione del Lazio che proprio qualche giorno fa ha celebrato 10 anni di attività.
"Già prima dell'Osservatorio comunque- spiega- come Ordine dei medici di Roma abbiamo costituito uno sportello che si chiamava 'Accordia'. Era il 2006 e l'obiettivo era quello di raggiungere un accordo tra il medico e la parte lesa, con la partecipazione degli avvocati e alcune compagnie assicurative. Dal 2016, poi, svolgiamo dei corsi di formazione ai medici come Ctu, sempre sulla mediazione, anche perchè dal 2015 la legge Gelli-Bianco ha reso obbligatorio il tentativo di conciliazione tra le parti e ad occuparsene deve essere un medico Ctu, che collabora con il giudice. Ecco perché i corsi di aggiornamento che facciamo come Omceo Roma sono sia sul ruolo di Ctu che sulla figura che si occupa della conciliazione in ambito di consulenza per il giudice. Perché- ribadisce Awad- si tratta di una cultura: devi essere convinto tu prima di convincere le parti a trovare un accordo tra di loro. Tanto che la formazione sulla conciliazione è rivolta a tutti i medici, non solo i Ctu, perché devono conoscere le modalità e la filosofia con cui si arriva a un accordo. Inoltre, sia per il ruolo di medico per la conciliazione sia per quello di Ctu la formazione si focalizza anche su come funzionano i processi".
"L'obiettivo è conciliare ed evitare che si accumulino denunce in tribunale, anche perché nessun medico dopo aver studiato tanti anni compie un errore, o peggio un danno, volontariamente. La conciliazione, quindi- conclude- è anche una questione di comunicazione e dobbiamo insegnarla fin dalla scuola primaria.
Serve al Paese".
(Org/ Dire)