Roma, 30 nov. - Sta recuperando rapidamente la paziente che il 23 novembre, all'ospedale di Palestrina, è stata sottoposta ad un intervento chirurgico complesso facendo ricorso a una tecnica di anestesia che ha consentito di evitare l'intubazione tracheale e la necessità di ventilazione invasiva. La donna ha ricevuto un'anestesia subaracnoidea continua a livello toracico. Questo tipo di tecnica ha reso possibile lo svolgimento di questo intervento senza bisogno di programmare un ricovero in terapia intensiva altrimenti inevitabile e ha accelerato il recupero post operatorio della sessantenne che già in prima giornata post operatoria ha cominciato la fisioterapia respiratoria e ha ripreso immediatamente il transito intestinale.
"Compito del medico anestesista deve essere quello di trovare soluzioni innovative e personalizzate per rendere possibili interventi di diversa complessità su pazienti sempre più fragili". Questo il commento del dottor Luca Severi, Direttore della UOC di Anestesia e Terapia Intensiva dell'ospedale di Palestrina insediatosi a luglio, con un reparto passato da tre a nove medici specialisti. L'attività chirurgica ha così potuto riprendere a pieno regime sia in elezione che in urgenza.
"Abbiamo ancora molti obiettivi ambiziosi da realizzare- conclude Severi- innanzitutto facilitare il ritorno in ospedale di altre specialità chirurgiche che a causa della pandemia sono state temporaneamente ricollocate in altri presidi della ASL, e riattivare i posti letto di area critica per dare ulteriore supporto alle attività assistenziali dell'ospedale. Un'unità operativa complessa di Anestesia e Terapia Intensiva che sta vivendo un'entusiasmante stagione di rinascita".
(Red)