Roma, 22 nov. - "L'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) e il Centro per la Ricerca Economica Applicata in Sanità (C.R.E.A. Sanità) hanno presentato i dati di una ricerca rispetto alla determinazione dei fabbisogni di specialistica ambulatoriale, per fornire uno spunto di riflessione a favore delle Regioni e degli enti di programmazione del SSN, impegnati nell'erogazione di questo tipo di prestazioni". Lo afferma l'Agenas, l'agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, in una nota.
"L'indagine effettua un'analisi del database amministrativo della popolazione della Regione Basilicata- spiega l'agenzia- composta da poco meno di 600.000 abitanti, provando ad individuare i bisogni di salute, collegandoli ad una serie di fattori quali l'età, il genere, le caratteristiche socio-economiche (ivi comprese quelle familiari), il livello di istruzione, il correlato livello di reddito, oltre che alcune caratteristiche 'geografiche', ad esempio la residenza nei centri urbani o periferici. Obiettivo dell'indagine è quello di offrire un metodo alternativo, rispetto a quelli attuali, di definizione dei fabbisogni caratterizzati da elementi principalmente di carattere contabile o meramente legati all'età dei pazienti".
Come dichiara il professore Enrico Coscioni, presidente di Agenas "sono molto soddisfatto del lavoro di supporto metodologico che l'Agenzia e il C.R.E.A. Sanità hanno svolto oggi nei confronti delle Regioni e delle Aziende del Servizio sanitario nazionale. Le prestazioni di specialistica ambulatoriale- prosegue- sono una delle principali richieste di servizio da parte dei nostri cittadini/pazienti e, dunque, provare a implementare processi sempre più sofisticati di definizione dei fabbisogni è uno degli obiettivi che caratterizza l'attività di Agenas".
"Le metodologie che abbiamo sviluppato rappresentano uno strumento a supporto delle politiche sanitarie- sottolineano la prof.ssa Barbara Polistena (Università di Roma Tor Vergata) e il prof. Federico Spandonaro (Università Telematica San Raffaele Roma) del C.R.E.A. Sanità- e hanno un duplice valore: quello di offrire una robusta base scientifica alla definizione dei bisogni della popolazione; dall'altra quella di permettere tanto la valutazione della quota di consumi presumibilmente inappropriati, quanto quella del sotto-consumo per carenza di offerta. In questo modo, si risponde sia alle esigenze di programmazione regionale, sia a quelle di garantire equità di accesso alla popolazione.
L'esperienza fatta con la specialistica ambulatoriale è, peraltro, estendibile anche ad altre aree di assistenza, dando un fondamento più solido ai meccanismi di riparto".
"Ritegno importante- dichiara il Direttore Generale di Agenas Dott. Domenico Mantoan- che l'Agenzia promuova momenti di confronto tra gli stakeholder del Servizio sanitario nazionale con l'obiettivo di individuare modelli di analisi con una fondata valenza scientifica. Il dibattito di oggi sono certo darà un importante supporto alle Regioni e alle Province Autonome nella loro attività di analisi e individuazione dei fabbisogni di prestazione di specialista ambulatoriale, rendendo quest'ultime più aderenti ai reali bisogni di salute anche grazie ad un'equa distribuzione dei servizi sul territorio".
(Red)