Roma, 12 nov. - L'expertise sanitaria dell'Istituto superiore di sanità (Iss) messo a vantaggio delle azioni che animano i programmi in tutto il mondo dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics). Al centro, una sempre crescente consapevolezza sulla centralità della salute, anche alla luce degli effetti della pandemia di Covid-19. Elementi cardine, questi, dell'accordo di collaborazione siglato a Roma tra i due enti. A firmarlo il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro, e il direttore generale dell'Aics, Luca Maestripieri.
L'intesa, sottoscritta nella sede romana dell'Iss, non lontano dall'Università La Sapienza, è a titolo non oneroso e avrà una durata prevista di tre anni. Mira a favorire un'azione congiunta dei due enti pubblici nel settore della "salute globale".
"Per l'Aics, che lavora con un approccio universalistico dello sviluppo umano centrato sulle persone, la salute è un diritto e, al contempo, condizione e opportunità per lo sviluppo" ha dichiarato Maestripieri. "Si tratta di un settore prioritario di intervento, che abbiamo integrato con tematiche quali l'uguaglianza di genere, i diritti dei minori e quelli delle persone con disabilità".
Brusaferro ha evidenziato che "la pandemia rende ancor più evidente l'importanza di un approccio globale alla salute, perché nessuno è sicuro finché non siamo sicuri tutti". Secondo il presidente dell'Iss, "la collaborazione con l'Aics si muove in questa prospettiva mettendo a fattor comune le diverse expertise dei due enti".
(Red)