Roma, 16 mar. - "La Societa' italiana per lo studio dell'emostasi e della trombosi (Siset) ritiene che con i dati attualmente disponibili i benefici della vaccinazione superino nettamente i potenziali rischi e raccomanda la vaccinazione a tutti i soggetti, compresi i pazienti con storia pregressa di complicanze trombotiche e i soggetti portatori di anomalie della coagulazione di tipo trombofilico". La Societa' lo scrive in una nota ufficiale, facendo riferimento alle recenti segnalazioni di eventi trombotici messi in correlazione con il vaccino AstraZeneca. Una raccomandazione che arriva anche tenendo conto "che l'infezione Covid-19 in forma clinicamente significativa e' associata ad un significativo aumento del rischio trombotico", precisa la Societa'. Pertanto la Siset "in condivisione di quanto espresso dall'International society on thrombosis and hemostasis (Isth)- si legge nella nota- raccomanda che tutti i soggetti eleggibili si sottopongano a vaccinazione anti-Covid-19 secondo i piani vaccinali predisposti dalle Autorita' nazionale e regionali".
L'European Medicines Agency (Ema) "ha comunicato che alla data del 10 marzo il sistema di vigilanza europeo degli eventi avversi EudraVigilance aveva registrato 30 casi di eventi trombotici in 5 milioni di soggetti vaccinati con il vaccino AstraZeneca. Questo numero- continua la Siset- e' paragonabile al tasso di trombosi abitualmente registrato nella popolazione generale e al momento non e' possibile stabilire se ci sia stato un nesso di causalita' tra la vaccinazione e gli eventi trombotici, o se gli eventi siano avvenuti solo per coincidenza. Negli studi registrativi con stretta sorveglianza degli eventi avversi non e' stato segnalato alcun aumento del rischio di trombosi".
Inoltre, la Siset scoraggia "perche' non basato su nessuna evidenza- sottolinea la Siset- l'impiego di farmaci antitrombotici in occasione o dopo la vaccinazione, a meno che non siano gia' assunti per una prescrizione medica precedente".
Infine la Siset precisa che "effettuare in assenza di sintomatologia esami di laboratorio o strumentali tesi a monitorare un supposto rischio trombotico non ha motivazione.
Ovviamente, e come sempre, sintomi evocativi di tromboembolismo quali edema o dolore agli arti, dolore toracico, difficolta' respiratoria, cefalea persistente- conclude- vanno riferiti al proprio medico e attentamente valutati, indipendentemente dalla pratica vaccinale".
(Red)