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Epatite C, nel Lazio stanziati oltre 7 mln per screening gratuito
Roma, 15 lug. - "La Regione Lazio godrà di uno stanziamento pari a circa 7,7 milioni di euro per avviare lo screening gratuito per l'epatite C, di cui oltre 3 milioni per l'anno in corso. Ad essere coinvolte saranno circa 2 milioni di persone". È quanto emerso oggi a Roma in occasione della tappa laziale delle tavole rotonde regionali organizzate da ACE (Alleanza Contro le Epatiti) per fare il punto con stakeholder e istituzioni sulle attività di screening per l'HCV. L'evento, dal titolo 'Fase II: cronoprogramma e modalità operative pro screening HCV Focus on Regione Lazio', è stato organizzato da MAPCOM Consulting, con il contributo non condizionato di AbbVie, e promosso da AISF (Associazione Italiana per lo Studio del Fegato) e da SIMIT (Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali), con il patrocinio di EpaC onlus.
"L'epatite C è una patologia che oggi possiamo eliminare definitivamente, se si implementano attività di screening diffuso per fasce di età della popolazione- ha detto Alessio D'Amato, assessore regionale alla Sanità- La Regione Lazio si impegnerà a fare la sua parte, promuovendo lo screening tra i cittadini nati tra il 1969 e il 1989, i detenuti e gli afferenti ai Ser.D..
Sfruttando le tecnologie e gli insegnamenti appresi grazie alla campagna vaccinale contro il Covid, le strutture e le aziende regionali potranno implementare un modello organizzativo capillare ed esteso che garantirà il raggiungimento di quante più persone possibili." Il Lazio, intanto, ha già provveduto a "vincolare interamente" i fondi per le attività di screening e ha elaborato un "protocollo interno" che contiene il modello organizzativo per il monitoraggio, la raccolta dei dati e la stima dei costi. La Regione sta lavorando inoltre alla definizione di un "documento programmatico che conterrà le linee guida delle fasi operative". Il documento, in particolare, fornirà indicazioni sulle procedure di approvvigionamento dei test e sulle modalità di intercettazione della popolazione generale, che vedrà protagonisti "soprattutto i medici di medicina generale", coadiuvati da app e piattaforme dedicate.
Molta attenzione, inoltre, sarà rivolta alla definizione di un "vero e proprio percorso diagnostico-terapeutico assistenziale" per le persone che risulteranno positive allo screening e per le quali sarà quindi avviato il percorso di cura. "La Regione Lazio, ormai da anni- ha ricordato Massimo Andreoni, direttore scientifico della SIMIT- è attiva in attività di prevenzione del virus dell'epatite C e si è dotata di numerose strutture e strumenti che ad oggi hanno permesso di trattare moltissime persone affette da HCV. Queste esperienze pregresse devono oggi essere sfruttate per dare avvio alle attività di screening gratuito per cui sono stati stanziati nuovi fondi". È "indubbio", infatti, che nel Lazio ci siano ancora delle "sacche di popolazione affetta da epatite C, non a conoscenza della propria malattia. Noi dobbiamo intercettare proprio queste persone- ha sottolineato Andreoni- e indirizzarle verso i centri specialistici in caso di positività". La Regione, come da decreto, si muoverà dunque sulle persone afferenti ai Ser.D., sui carcerati e sulla popolazione generale nata tra il 1969 e il 1989. E per intercettare i pazienti e rapidamente portarli al trattamento, potranno essere "sfruttate sia la vaccinazione sia le strategie Covid", ha aggiunto ancora Andreoni.
Quanto alle terapie, oggi abbiamo a disposizione dei farmaci antivirali "estremamente validi sia per efficacia sia per sicurezza- ha fatto sapere Antonio Gasbarrini, coordinatore della Commissione AISF Lifestyle e fegato e direttore del dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma- tuttavia, dobbiamo curare ancora tanti pazienti. Le stime parlano di circa 300mila individui portatori del virus che non sanno di averlo; dobbiamo andare a scovarli e la campagna di screening parte proprio da questa valutazione". Il passo successivo è dare "un'identità a questi pazienti, dal momento che il virus non dà dolore o disturbi, e indirizzarli verso i centri epatologici specializzati. I fondi resi disponibili per le campagne di screening sono un'occasione da non perdere- ha aggiunto- e richiederanno grande sinergia tra istituzioni locali, clinici e pazienti". Infine, secondo Ivan Gardini, presidente di EpaC onlus, è "fondamentale che la Regione metta in campo tutti gli sforzi possibili per implementare attività di prevenzione su patologie di grande impatto, diverse dal Covid, come l'epatite C. Ci auguriamo che, entro luglio, anche nel Lazio si possa partire sui detenuti, sulle persone afferenti ai Ser.D. e su tutti i cittadini nati tra il 1969 e il 1989, inclusi i cittadini stranieri senza permesso di soggiorno", ha concluso.
(Red)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Stefano De Lillo |
SEGRETARIO Cristina Patrizi |
TESORIERE Guido Coen Tirelli |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Musa Awad Hussein |
Emanuele Bartoletti |
Vincenzo Bianco |
Gianfranco Damiani |
Aldo Di Blasi |
Marina Di Fonso |
Luisa Gatta |
Valentina Grimaldi |
Andrea Isidori |
Ivo Pulcini |
Maria Grazia Tarsitano |
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CONSIGLIERI ODONTOIATRI |
Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
Brunello Pollifrone |
Sabrina Santaniello |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
VICE-PRESIDENTE Sabrina Santaniello |
SEGRETARIO Giovanni Migliano |
Claudio Arcuri |
Francesco Carpenteri |
Antonio D'Apolito |
Nicola Illuzzi |
Rebecca Jewel Manenti |
Giuseppe Marzo |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
REVISORE EFFETTIVO Alfredo Cuffari |
REVISORE EFFETTIVO Antonio Manieri |
SUPPLENTE Giovanni Carnovale |
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