Roma, 24 giu. - Potenziare lo sportello 'Spazio ascolto e accoglienza vittime vulnerabili' del Tribunale di Tivoli, rivolto alle donne vittime di violenza, grazie ad una serie di nuovi servizi a sostegno degli operatori del settore e, soprattutto, delle stesse donne, come il coinvolgimento dell'ordine degli psicologi o la formazione dei magistrati. Questo l'obiettivo del protocollo d'intesa tra Regione Lazio, Procura di Tivoli e Asl Rm5 "per la realizzazione di un'azione integrata per l'incremento della protezione delle vittime di reati in condizione di particolare vulnerabilità o per violenza di genere" presentato questa mattina dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
Il documento è stato siglato alla presenza dell'assessora alle Pari Opportunità, Enrica Onorati, del Procuratore di Tivoli, Francesco Menditto e del Dg della Asl Rm5Giorgio Giulio Santonocito. "Le donne vittime di violenza- ha spiegato Zingaretti- troppo spesso rischiano anche l'onta della solitudine. E dentro questa dimensione di solitudine la violenza continua e spesso aumenta la diffidenza verso la possibilità di un riscatto. Da questo punto di vista Tivoli, che è una buona pratica italiana, è un modello di innovazione che coinvolge i diversi livelli dello Stato che collaborano insieme su questo aspetto. Oggi, con questo protocollo, andiamo a dare sviluppo ad un impegno che in questi anni è servito a superare le canne d'organo del funzionamento dello Stato e ci ha portato ognuno ad aiutare le donne vittime di violenza, offrendo loro un interlocutore che si è fatto carico della loro voglia di riscatto. Con grande determinazione, quindi, rinnoviamo questo protocollo che ha alcune novità: il coinvolgimento dell'ordine degli psicologi e l'arrivo dei servizi antiviolenza per fare in modo che ci sia una presa in carico giudiziaria, socio-sanitaria e psicologica della donan che ne ha bisogno".
Il protocollo, nello specifico, mira ad incremenatre l'attività dello sportello del tribinale di Tivoli e lo dota di servizi aggiuntivi: un supporto di carattere psicologico per evitare il fenomeno della ritrattazione o del ridimensionamento con conseguente ritiro della denuncia, un supporto di competenza per gli stessi magistrati, il coordinamento con la Asl Rm5 che già ha avviato il progetto "Codice Rosa", la formazione delle operatrici e degli operatori di settore e la raccolta dei dati.
Onorati, dopo aver ricordato che "il fenomeno della violenza degli uomini contro le donne non si è piegata su se stessa con la pandemia ma anzi è ancora più forte" ha ricordato come la migliore risposta sia "creare e potenziare le reti e le sinergie per la protezione delle vittime tutti insieme. Con questo protocollo- ha aggiunto- potremo potenziare lo sportello al tribunale di Tivoli e avviare una strutturazione pemanente di un servizio che è un'eccellenza. Il protocollo servirà anche a dare un supproto ai magistrati e a coordinare azioni, anche nell'ambito progetto 'Codice rosa'. Ma il protocollo rientra tra le tante azioni regionali già messe in atto come il potenziamento dei centri e delle case rifugio, il contributo agli orfani di femminiciido o il controbuto per la libertà per le donne vittime di violenza".
Santonocito ha aggiunto: "Abbiamo sposato da tempo questo progetto che esce dai canoni del perimetro gestionale classico di una Asl. Con questo progetto si va a cristallizzare un'attività che portiamo avanti da anni con un'aggiunta importante: la progettualità volta a dare un supporto legale e psicologico".
(Red)