Roma, 25 gen. - "E' fallito il programma dei vaccini e prevale l'interesse economico su quello sanitario da parte delle case farmaceutiche". Cosi' l'Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) e l'Unione medica Euro mediterranea (Umem), che con il movimento internazionale Uniti per Unire lanciano la loro grande preoccupazione riguardo il programma della vaccinazione nel mondo che sta registrando numerosi punti negativi nella sua realizzazione in Europa e nel mondo rallentando la marcia che e' iniziata a dicembre 2020 con grande speranza.
"Le nostre attivita' mediatiche continue e i confronti con i nostri rappresentanti Umem e Amsi in 80 Paesi Euro mediterranei, Inghilterra, Russia, Iran, Cina, America e Paesi del Golfo, in Africa, in Sud America e Asia, ci stanno confermando giorno dopo giorno la grande preoccupazione da parte di numerosi professionisti della sanita' e i loro Paesi che non sono coinvolti nella campagna di vaccinazione. Purtroppo sta accadendo quello che temevamo gia' dall'inizio, prevarranno l'aspetto e l'interesse economico su quelli sanitario e medico nella campagna di vaccinazione da parte delle case farmaceutiche, fornendo il vaccino a chi paga di piu' e subito. Basta vedere la differenza tra i prezzi del vaccino utilizzato nei vari Paesi" denuncia Foad Aodi, presidente Amsi e Umem e membro del Registro esperti Fnomceo.
Che lancia quindi il #ManifestoVaccini: 1) Urge un intervento da parte dell'Organizzazione mondiale della sanita' (OMS) a favore della trasparenza nella ricerca, autorizzazioni, prezzi e distribuzione dei vaccini in tutti i Paesi sia ricchi che poveri per garantire l'immunita' di gregge del 70% nel mondo; 2) Trasparenza economica sui prezzi delle dosi da parte delle case farmaceutiche per evitare la concorrenza di chi paga di piu' e prende prima; 3) Promuovere una campagna d'informazione su tutti i vaccini dal punto di vista scientifico e sanitario ed effetti collaterali per evitare allarmismi e fake news; 4) Continuare nello stesso rigore a combattere il coronavirus e la sua diffusione; 5) Continuare ad utilizzare i protocolli di terapia utilizzati ad oggi e promuovere maggiormente il protocollo cura a domicilio in particolare nei primi 5 giorni; 6) Vaccinare i professionisti della sanita' sia pubblica che privata senza distinzione e terrorismo psicologico contro di loro; 7) Far rispettare in tutti i Paesi i protocolli della somministrazione della dose e l'intervallo tra la prima e la seconda; 8) Creare un registro mondiale riguardante le caratteristiche delle nuove varianti del coronavirus; 9) Creare un registro mondiale riguardante gli effetti collaterali ed indicante il numero dei decessi da vaccini per combattere le fake news sul web; 10) Internazionalizzare e valorizzare le 'buone pratiche' nella campagna di vaccinazione nei vari Paesi.
(Red)