Roma, 21 gen. - E' stato firmato il Protocollo d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Universita' Campus Bio-Medico di Roma per il triennio 2021-2023. L'intesa sostituisce il precedente Protocollo d'Intesa (approvato con il DCA n. U00374/14) e avra' durata triennale. Nello specifico prevede che la Regione e l'Universita' si impegnino ad apportare le modifiche al Protocollo conseguenti all'adozione di linee guida nazionali, ovvero ad interventi, anche normativi, che impongono alla Regione la revisione dell'offerta assistenziale e/o delle sue regole di attuazione in relazione all'emergenza sanitaria in corso connessa alla diffusione del virus Sars-Cov-2.
Cosi' in un comunicato la Regione Lazio.
"L'UCBM e' tra le migliori strutture regionali del Lazio.
L'intesa prevede una reale collaborazione tra la Regione e il Campus biomedico che punta all'efficacia e all'efficienza dell'attivita' integrata di assistenza, didattica e ricerca, con l'obiettivo di tutelare la salute dei cittadini. Puntare sulla formazione e sulla ricerca e' una scommessa da vincere per offrire un'assistenza sanitaria migliore consapevoli che il mondo in cui viviamo ci mette di fronte a delle sfide enormi e abbiamo la necessita' di mettere al servizio dei cittadini le migliori professionalita'", commenta il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
"Un atto di programmazione importante e che ci permette di guardare al futuro integrando la formazione e l'assistenza anche grazie all'apertura del Dipartimento di Emergenza/Urgenza.
L'intesa definisce i rapporti e gli obiettivi e prevede una fattiva collaborazione che mira all'efficacia e all'efficienza dell'attivita' integrata di assistenza, didattica e ricerca, nell'interesse congiunto della tutela della salute della collettivita'", aggiunge l'assessore alla Sanita' della Regione Lazio, Alessio D'Amato.
"La piena integrazione con le reti regionali dell'assistenza a favore della salute dei cittadini- commenta Felice Barela, presidente dell'Universita' Campus Bio-Medico di Roma- rappresenta per l'Universita' il naturale sviluppo di un progetto culturale che integra formazione, ricerca e cura e che ha visto nell'esperienza sviluppata nella gestione dell'emergenza Covid una ulteriore occasione di realizzazione dei nostri valori fondanti: la scienza per l'uomo".
Viene definito l'apporto dell'Universita' alla programmazione sanitaria regionale nel campo della formazione pre-laurea, postlauream, della ricerca biomedica e dei servizi sanitari. Il protocollo riconosce al Policlinico Universitario, che e' una istituzione no - profit, il carattere di polo sanitario di Alta Specializzazione. Annualmente la Regione e l'Universita' concordano il piano preventivo di attivita' per l'anno successivo, indicando il volume massimo di prestazioni che l'Universita', attraverso il Policlinico, assicurera' (prestazioni per acuti, prestazioni di riabilitazione post acuzie, prestazioni di specialistica ambulatoriale ivi inclusi APA, prestazioni relative all'assistenza territoriale).
(Red)