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Covid-19, Crisara' (Fimmg) alla 'Dire': "Da ritardo Pfizer impatto su campagna vaccinale, tempi lunghi per anziani"
(DIRE) Roma, 21 gen. - "Il fattore tempo e' tutto: sia per velocizzare la somministrazione dei vaccini con l'aiuto dei medici di base che conoscono l'anamnesi dei propri assistiti, sia per far fronte ai ritardi di Pfizer. Il rischio che si dilatino i tempi della campagna vaccinale c'e'". Lo ha detto all'agenzia Dire Domenico Crisara', vice segretario nazionale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg), chiamati a contribuire alla piu' grande campagna vaccinale della storia. La fase 2 delle somministrazioni, rivolta agli ultra 80enni, sarebbe dovuta partire in queste ore, ma e' arrivato un rallentamento dell'iter a causa dei ritardi e della riduzione delle dosi in consegna da Pfizer.
- Come impatteranno i ritardi della multinazionale sulla parte della campagna che riguarda il vaccino agli anziani presso gli studi medici? "Sul vaccino Pfizer non eravamo stati coinvolti come medici di base. In realta' se avessimo rispettato il calendario, sarebbero stati vaccinati gli ultra 80enni in questi giorni, sia nelle Rsa che fuori. Il nostro coinvolgimento e' previsto soprattutto per AstraZeneca. Il calendario ora verra' stravolto da questi ritardi: sia in termini di secondo dosi, i richiami, che di prime somministrazioni per gli anziani. Questo ritardo tocca poche persone, paradossalmente: la parte viva della campagna partira' piu' avanti, ma con 20 giorni di ritardo come quelli che potrebbero riguardare le consegne di Pfizer ora, significa che potremmo avere un grosso problema. Perche' spostiamo ancora piu' in avanti la vaccinazione di massa: un conto e' recuperare su un numero piccolo, un conto sara' farlo quando il ritardo impattera' su un numero di persone piu' esteso a cui somministrare il vaccino".
- Come si recupera, cosa bisogna cambiare nel piano? "La struttura commissariale e' andata a cercare circa 12mila infermieri e 3mila medici in piu' per somministrare le dosi, significhera' che ora dovra' spostare piu' avanti l'impegno di queste persone, quindi gia' questo e' un aspetto del piano che cambia. Quindi ci sara' da ampliare sia il numero degli operatori che vaccinano sia avere una dose piu' importante di vaccini.
Abbiamo messo su un sistema che manca di due dati importanti, sia per l'ordinarieta' sia per la straordinarieta': quantita' e personale. Il fattore tempo sara' quindi determinante e questi due aspetti diluiti nel tempo".
- Cosa si puo' fare per ottimizzare i tempi? "Non possiamo, come medici, anticiparci i colloqui con i pazienti perche' creerebbe aspettativa, poi cosa diamo ai pazienti se non abbiamo i vaccini? Bisogna pero' evitare l'allarmismo, avere fiducia e non fare come e' successo qui in Veneto con il vaccino antinfluenzale, per avere il quale i cittadini, molti di essi, avrebbero fatto qualsiasi cosa.Un accaparramento che non giova. Prendiamo in considerazione qualche possibilita' per prepararci meglio. Mettiamo il caso che Pfizer non sia piu' in grado di produrre vaccini, non possiamo andiamo sotto la sede dell'azienda con i forconi. Bisogna affrontare la situazione con sangue freddo, fare le pressioni giuste e cercare vie corrette e sicure per approvare i nuovi candidati vaccini. Diciamo che abbiamo avuto venti giorni di somministrazioni, con il 27 dicembre che e' stato una sorta di vernissage, e dobbiamo riconoscerci un ottimo risultato. Insomma la macchina c'e', una bella macchina, ma manca la benzina ancora. Serve pazienza e lucidita'".
- Il contributo dei medici di medicina generale e' imprescindibile per far camminare questa macchina? "Sono di parte, ma e' giusto ricordare che la vaccinazione per grandi numeri e' una cosa nelle corde dei medici di base: su 1 milione e 300mila vaccinazioni antinfluenzali fatte in Veneto, 999 mila le hanno fatte i medici di famiglia, dove svolgo attivita' professionale. I medici di famiglia hanno tutti i dati sull'anamnesi dei pazienti, le informazioni sulle allergie, tutti elementi che si traducono nell'ottimizzazione del fattore tempo. Di nuovo il fattore tempo: determinante anche per accelerare.
Certo, anche i medici vaccinatori assoldati dal bando di Arcuri aiuteranno, ma dovranno fare l'anamnesi da zero. Ecco pero' perche' e' importante che a vaccinare siano anche i medici di base, ma questa cosa dipendera' anche dal vaccino che ci daranno. In ogni caso per adesso non sono particolarmente preoccupato per i ritardi di Pfizer: se il tempo e' ristretto, c'e' modo di recuperare. Se il tempo si dilata troppo, allora e' un problema. Fin quando abbiamo il vaccino di Pfizer, su cui come medici di base non eravamo coinvolti in prima persona con i nostri assistiti, possiamo dire che il ritardo sulla fase 2 delle vaccinazioni impattera' ma facciamo in modo, preparandoci ai diversi scenari, che non sia un impatto drammatico".
(Org/ Dire)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Stefano De Lillo |
SEGRETARIO Cristina Patrizi |
TESORIERE Guido Coen Tirelli |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Musa Awad Hussein |
Emanuele Bartoletti |
Vincenzo Bianco |
Gianfranco Damiani |
Aldo Di Blasi |
Marina Di Fonso |
Luisa Gatta |
Valentina Grimaldi |
Andrea Isidori |
Ivo Pulcini |
Maria Grazia Tarsitano |
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CONSIGLIERI ODONTOIATRI |
Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
Brunello Pollifrone |
Sabrina Santaniello |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
VICE-PRESIDENTE Sabrina Santaniello |
SEGRETARIO Giovanni Migliano |
Claudio Arcuri |
Francesco Carpenteri |
Antonio D'Apolito |
Nicola Illuzzi |
Rebecca Jewel Manenti |
Giuseppe Marzo |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
REVISORE EFFETTIVO Alfredo Cuffari |
REVISORE EFFETTIVO Antonio Manieri |
SUPPLENTE Giovanni Carnovale |
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