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Smi: "Chiesto 1 mld per medicina territorio da Recovery plan, ma Governo non ha recepito"
Roma, 26 feb. - "Come Smi avevamo chiesto un investimento sul territorio molto piu' forte e congruo: 1 miliardo di euro dal Recovery Plan che pero', in questa intesa tra governo e organizzazioni sindacali, non e' stato recepito". A dirlo, interpellata dall'agenzia Dire, e' Cristina Patrizi, responsabile medicina convenzionata per il Lazio del Sindacato medici italiani.
Pur nella responsabile firma apposta, lo Smi non puo' non ricordare gli aspetti critici su cui si era piu' volte espresso segnalando interventi mirati al miglioramento degli investimenti. "Il finanziamento corposo e' essenziale perche' stiamo agendo sul territorio con un'azione molto impattante: una campagna vaccinale di questo tipo necessita di risorse. Tuttavia alcuni aspetti dell'accordo, che comunque abbiamo firmato per senso di responsabilita', ora devono essere implementati nella declinazione regionale e aziendale con lo stesso dovere etico che abbiamo messo in campo per siglare l'intesa- spiega Patrizi- Se questo non avverra' verra' a crearsi una confusione che lascera' disorientata tutta la categoria".
Ci sono altre criticita', oltre l'investimento, che restano sul tavolo e che bisognera' risolvere? "Il medico di medicina generale anche in forma associativa ha un rapporto fiduciario con il paziente che non deve trovare ostacoli proprio nel momento vaccinale, inoltre ancora i nostri collaboratori di studio non sono stati vaccinati. Questa e' una campagna che ha bisogno di coprire numeri altissimi di somministrazioni, con l'obiettivo di raggiungere con il vaccino il 70% della popolazione entro l'estate. Mi sembra difficile che possa realizzarsi anche a fronte di questo problema. Alle gia' citate criticita' deve aggiungersi anche la indispensabile certezza che dobbiamo avere sul numero di dosi che avremo a disposizione come medici di famiglia, i quali peraltro non sono nelle condizioni in termini di spazi e logistica, negli studi medici, per poter gestire tutta la fase, persino del consenso informato, che va fatto in duplice presenza da parte dei sanitari. Poi c'e' l'aspetto della tipologia di vaccino che necessita di manovre specifiche; nel protocollo e' esplicitato che la trasmissione del dato del paziente vaccinato va inserito e comunicato nella piattaforma nell'immediato della somministrazione. In sostanza, all'alta complessita' di gestione richiesta si affianca anche una certa rapidita' di gestione dei dati. Tutte cose che ci piacerebbe fare al meglio ma che, viste le nostre disponibilita' di risorse umane e strumentali, saranno molto complesse e speriamo pero' non impossibili. Per questo chiediamo che l'organizzazione aziendale sia solida, che ci mettano a disposizione gli strumenti organizzativi adeguati sia per la somministrazione che per l'osservazione post inoculazione. Noi diamo massima apertura e disponibilita'. Sediamoci pero' ad un tavolo e organizziamoci al meglio".
(Org/Dire)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Stefano De Lillo |
SEGRETARIO Cristina Patrizi |
TESORIERE Guido Coen Tirelli |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Musa Awad Hussein |
Emanuele Bartoletti |
Vincenzo Bianco |
Gianfranco Damiani |
Aldo Di Blasi |
Marina Di Fonso |
Luisa Gatta |
Valentina Grimaldi |
Andrea Isidori |
Ivo Pulcini |
Maria Grazia Tarsitano |
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CONSIGLIERI ODONTOIATRI |
Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
Brunello Pollifrone |
Sabrina Santaniello |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
VICE-PRESIDENTE Sabrina Santaniello |
SEGRETARIO Giovanni Migliano |
Claudio Arcuri |
Francesco Carpenteri |
Antonio D'Apolito |
Nicola Illuzzi |
Rebecca Jewel Manenti |
Giuseppe Marzo |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
REVISORE EFFETTIVO Alfredo Cuffari |
REVISORE EFFETTIVO Antonio Manieri |
SUPPLENTE Giovanni Carnovale |
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