|
|
|
|
|
|
|
Covid-19, Anelli: "Bene Consulta su ruolo guida del Governo rispetto a misure necessarie. Rafforzare ministero"
Roma, 25 feb. - "Apprendiamo con soddisfazione che la Corte Costituzionale ha sancito che spetta allo Stato, e non alle Regioni, determinare le misure necessarie al contrasto della pandemia. Nell'attesa di leggere le motivazioni della sentenza, non possiamo non commentare che e' quanto, come Fnomceo, sosteniamo sin dall'inizio: e' il Governo centrale a dover avere un ruolo forte di guida in questa emergenza. Ruolo che, ove possibile, andrebbe ulteriormente potenziato, per diminuire le disuguaglianze di Salute che ancora, a tanti livelli, persistono nel nostro Paese, e che il Covid ha amplificato". Cosi' il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, commenta la decisione di ieri della Corte, che ha esaminato nel merito, accogliendolo parzialmente, il Ricorso del Governo contro la legge della Regione Valle d'Aosta-Vellee d'Aoste numero 11 del 9 dicembre 2020, che consente misure di contenimento della diffusione del contagio da Covid-19 diverse da quelle statali.
La Corte ha ritenuto che il legislatore regionale, anche se dotato di autonomia speciale, non puo' invadere con una sua propria disciplina una materia avente ad oggetto la pandemia da Covid-19, diffusa a livello globale e percio' affidata interamente alla competenza legislativa esclusiva dello Stato, a titolo di profilassi internazionale.
"La pandemia di Covid ha messo in luce criticita' e debolezze del regionalismo in sanita'- constata Anelli- L'avere 21 sistemi sanitari differenti non ha aiutato nella gestione dell'emergenza: ha generato disuguaglianze, ha messo in condizioni di debolezza proprio quei sistemi che sembravano piu' inattaccabili, dimostrando che nessuna organizzazione poteva reggere da sola, senza fare rete, rinunciando alla solidarieta'. Non aiuta ora, nella gestione di una campagna vaccinale per il successo della quale tutte le Regioni dovrebbero procedere di pari passo e nella stessa direzione".
"Come agire allora?- si domanda Anelli- La parola chiave per uscire dalla crisi e', a nostro avviso, una sola: solidarieta'. La stessa solidarieta' che e' uno dei principi cardine del nostro Servizio Sanitario Nazionale. Occorre solidarieta' tra le Regioni, perche' ritornino a ragionare come un corpo unico, come un Servizio sanitario nazionale, appunto, che coordina e gestisce i sistemi regionali".
"La legge 833 del 1978, istitutiva del Servizio sanitario nazionale, ha l'obiettivo dichiarato di garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini, senza alcuna distinzione sociale, economica o territoriale, prevedendo, in sede di approvazione del piano sanitario nazionale, che siano fissati i livelli delle prestazioni sanitarie che devono essere, comunque, garantiti a tutti i cittadini- argomenta ancora Anelli- Non possiamo non evidenziare come i singoli sistemi sanitari regionali registrino, al contrario, rilevanti differenze di qualita' ed efficienza rispetto alla garanzia dei livelli essenziali d'assistenza. Come siano in aumento le disuguaglianze di salute tra le Regioni, soprattutto tra quelle del Nord e quelle del Sud. Il Covid e' arrivato su questo terreno e ha aperto varchi, scavato solchi, che rischiano di diventare voragini capaci di inghiottire i diritti civili, garantiti dalla nostra Costituzione. E a tutela di tali diritti, del diritto alla Salute, di cui all'articolo 32, del diritto all'Uguaglianza, di cui all'articolo 3, della garanzia stessa dei diritti, di cui all'articolo 2, lo Stato elegge gli Ordini delle Professioni Sanitarie, quali suoi Enti Sussidiari. Dobbiamo vigilare quindi: ripianare tali solchi, affinche' non si aprano crepacci insanabili".
"Occorre garantire il superamento delle differenze ingiustificate tra i diversi sistemi regionali, creando un sistema sanitario piu' equo, salvaguardando il servizio sanitario nazionale pubblico e universalistico- prosegue il presidente della Fnomceo- Il raggiungimento di obiettivi di salute deve restare la finalita' prioritaria del servizio sanitario".
"È arrivato il momento di riflettere su un ruolo piu' forte e centrale del Ministero della Salute: auspichiamo una modifica di legge che rafforzi le sue capacita' di intervento, aumenti le disponibilita' economiche e le sue funzioni al fine di colmare le diseguaglianze- conclude Anelli- Rivendichiamo anche un ruolo centrale per i professionisti, che devono essere messi nelle condizioni di partecipare alla definizione e al raggiungimento, in autonomia e indipendenza, degli obiettivi di salute. È la Professione medica, sono le Professioni sanitarie, in quanto garanti dei diritti, la vera rete di unita' del Paese in tema di salute, tanto piu' in questa emergenza dovuta alla pandemia".
(Red/ Dire)
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Stefano De Lillo |
SEGRETARIO Cristina Patrizi |
TESORIERE Guido Coen Tirelli |
|
CONSIGLIERI MEDICI |
Musa Awad Hussein |
Emanuele Bartoletti |
Vincenzo Bianco |
Gianfranco Damiani |
Aldo Di Blasi |
Marina Di Fonso |
Luisa Gatta |
Valentina Grimaldi |
Andrea Isidori |
Ivo Pulcini |
Maria Grazia Tarsitano |
|
CONSIGLIERI ODONTOIATRI |
Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
Brunello Pollifrone |
Sabrina Santaniello |
|
COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
VICE-PRESIDENTE Sabrina Santaniello |
SEGRETARIO Giovanni Migliano |
Claudio Arcuri |
Francesco Carpenteri |
Antonio D'Apolito |
Nicola Illuzzi |
Rebecca Jewel Manenti |
Giuseppe Marzo |
|
COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
REVISORE EFFETTIVO Alfredo Cuffari |
REVISORE EFFETTIVO Antonio Manieri |
SUPPLENTE Giovanni Carnovale |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|