Roma, 3 feb. - La reintroduzione della figura del medico scolastico nel Lazio passa inevitabilmente per l'approvazione di un decreto interministeriale Sanita' e Istruzione. Egidio Schiavetti, caposegreteria dell'assessore regionale alla Sanita', Alessio D'Amato, nel corso di una seduta della commissione Salute alla Pisana ha affrontato la questione posta dalla capogruppo del M5S, Roberta Lombardi, che aveva presentato un ordine del giorno approvato dall'Assemblea regionale.
Schiavetti ha ribadito sul punto il parere favorevole di D'Amato, sottolineando pero' che la Regione non puo' adottare il provvedimento senza un atto 'superiore' dei due ministeri competenti in materia. "Il 23 luglio abbiamo mandato una nota al ministro della Salute, perche' il tema della reintroduzione del medico scolastico va disciplinato giuridicamente tra il ministero della Sanita' e dal ministero dell'Istruzione, anche per capire di quale branca medica si trattera', quale specializzazione dovrebbe avere e come verra' inquadrata giuridicamente. Fino a quando non ci sara' questo non possiamo assumere la figura in quanto medico scolastico. Questo per noi e' un limite, quindi abbiamo ribadito questa nostra posizione alla Conferenza Stato-Regioni e auspichiamo un decreto interministeriale in questo senso".
Nel frattempo la Regione sta compiendo tutti i passi che sono nelle sue possibilita': "Abbiamo reclutato 291 figure sulle dieci aziende sanitarie, che sono all'interno delle Asl ma di collegamento rispetto alle scuole e hanno fatto un lavoro di raccordo con i responsabili Covid degli istituti individuati", ha aggiunto Schiavetti che si e' anche soffermato su un'altra sollecitazione dei 5S, la de materializzazione del certificato per il rientro a scuola degli studenti dopo una malattia: "Non c'e' perche' si tratta, come per gli adulti, di un documento che si presenta su posto lavoro- ha concluso- Dovremo fare come l'Inps coi certificati di malattia e cioe' un elemento di flusso sul quale stiamo lavorando".
(Mtr/Dire)