Roma, 1 dic. - "La curva del contagio è in crescita in Italia e maggiormente nel resto d'Europa. L'indice di trasmissibilità è sopra l'1 e crescono i ricoveri in terapia intensiva in maniera regolare ma comunque sotto le soglie d'allerta. La nuova variante Omicron è stata intercettata a metà novembre ma la tempestività di reazioni del sistema è stata buona e sono stati condivisi i dati a livello globale. In ogni caso la presenza delle varianti fa parte della carta d'identità di questo virus che per natura muta. Si contano 30 mutazioni di questo virus". Lo ha detto Silvio Brusaferro, Presidente ISS nel corso dell'Healthcare Summit 'Trasformare la sanità italiana: la sfida dei prossimi anni', convegno promosso da Il Sole 24 Ore.
"La sintomatologia successiva all'infezione con la variante Omicron non pare differire dagli altri virus che circolano. Ma ci servono più dati e più tempo per capire come si comporta effettivamente questa variante e l'esito sui pazienti".
"Oggi sappiamo che la variante Delta- prosegue il Presidente dell'ISS- in Italia e in Europa è dominante anche se non esclusiva. Il virus si compatte aderendo alla campagna vaccinale, iniziando il ciclo oppure procedendo con la dose booster a 5 mesi dalla seconda. Rimangono fondamentali atteggiamenti che conosciamo come l'uso della mascherina, il lavaggio delle mani, il distanziamento ed evitare il sovraffollamento soprattutto negli ambienti chiusi e in assenza di ricambio aria".
Sulle dosi booster l'esperto ha concluso dicendo: "Sappiamo che le terze dosi sono uno strumento importante per alzare il livello di copertura immunitaria e per non contrarre l'infezione. I dati mostrano che il vaccino copre dalle forme gravi di infezioni. Per portare l'indice Rt sotto l'1 e piegare la curva contagi che tornano a crescere è importante fare dose booster.
Gli italiani hanno compreso il valore della vaccinazione, tutte queste misure ci stanno consentendo di svolgere diciamo tutte le attività quotidiane. Ricordiamo che oltre l'infezione il 10% dei pazienti, dopo la negativizzazione, soffre della sindrome definita del 'long covid'. E' facile dedurre quanto sia importante evitare le infezioni".
(Red)