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Fnomceo: "Subito il nuovo bando per la Medicina Generale. Tutta Italia a rischio carenze, occorre potenziare il sistema delle cure primarie"
Roma, 19 apr. - Indire, senza altri indugi, il nuovo bando di concorso per l'accesso al Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale: quello relativo al triennio 2021-2024. A chiederlo e', oggi, il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli. "Finalmente, dopo tanti ritardi e rinvii, il 28 aprile si svolgera' il concorso per l'accesso al corso dello scorso anno - spiega -. Il corso partira' dunque a meta' di quest'anno, ben oltre i termini. E gia' cosi' siamo di molto indietro sulla tabella di marcia".
"Ora, inoltre, siamo fortemente preoccupati per la mancata pubblicazione del bando di concorso per il triennio 2021-2024, prevista alla fine di febbraio 2021 e non ancora avvenuta - avverte -. Questo comportera' l'ennesimo ritardo nella formazione dei medici di medicina generale. E cio' proprio negli anni della cosiddetta 'gobba pensionistica', in cui maggiore sarebbe la necessita' di ricambio generazionale".
"Tanti italiani rischiano, cosi', di rimanere senza medico di famiglia; tante zone d'Italia, soprattutto quelle piu' disagiate, corrono il pericolo di restare "scoperte" dal punto di vista dell'assistenza - continua -. Anzi, gia' oggi si registrano carenze: e si registrano lungo tutto il Paese, dalla Lombardia alla Campania, dal Lazio alla Sicilia. E invece di adoperarsi per colmare questi gap, annunciati gia' da anni, cosa si fa? Si ritardano i bandi, si fa slittare l'inizio dei corsi, con conseguenti disagi e difficolta' organizzative".
"Cui prodest? - si domanda Anelli -. Comprendiamo il contesto pandemico, ma questi inceppi burocratici, uniti a uno stanziamento insufficiente di borse, si rilevano gia' da un decennio. Diamo atto ai Ministri Lorenzin, Grillo e Speranza di essersi battuti per aumentare il numero di borse, che, dal 2018 in poi, si mantiene intorno alle 2000 per triennio. Ora, pero', il loro impegno rischia di essere vanificato da questi continui slittamenti e intoppi, che tengono fermi in panchina migliaia di giovani medici, gia' laureati e abilitati e pronti a formarsi per diventare medici di medicina generale".
"Allora ci chiediamo se, dietro a tutto questo, non ci siano progetti volti a sostituire i medici di medicina generale con figure meno formate e a costo piu' basso; e a rimpiazzare gli attuali modelli assistenziali con organizzazioni alternative, dando magari spazio al capitale e alle leggi del mercato - dichiara -. Non possiamo rimanere indifferenti di fronte a queste politiche di chiaro stampo aziendalistico, che baratterebbero, ancora una volta, un risparmio immediato per le casse pubbliche, o un guadagno per alcune lobby private, con un modello di assistenza in grado di regalare anni in buona salute ai cittadini".
"È provato, infatti, che l'instaurarsi di un rapporto di fiducia e continuativo con il medico, quale e' quello che si attua con il modello italiano, basato sulla libera scelta del cittadino e sulla capillarita' degli studi, ha come esito un abbattimento della morbilita' e della mortalita' - spiega-. E non siamo noi a dirlo, ma lavori scientifici quale quello pubblicato un paio di anni fa sul British Medical Journal, o istituzioni del calibro dell'Organizzazione mondiale della Sanita'".
"È indubbio che la medicina del territorio vada riformata, ma nel senso di un potenziamento, non certo del contrario - afferma ancora Anelli -. Va introdotto e incentivato il lavoro in equipe, con strumentazioni, organizzazioni, luoghi di lavoro adeguati. Ma non va certo 'buttato via il bambino con l'acqua sporca': vanno salvaguardati quei plus - la libera scelta, la prossimita', la continuita' del rapporto - che rendono il 'modello italiano' tra i primi al mondo per risultati in termini di salute".
"In un contesto nel quale la pandemia di Covid si e' sovrapposta a uno scenario di aumento dell'eta' media - segno, tra l'altro, dell'efficacia del sistema di cure - e delle correlate patologie cronico-degenerative, occorre un ruolo da protagonista per la medicina del territorio - conclude Anelli -. E tale ruolo non puo' prescindere dalla formazione, che deve essere equiparata, pur mantenendo la sua specificita' di metodi e obiettivi, a quella specialistica".
(Comunicati)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Stefano De Lillo |
SEGRETARIO Cristina Patrizi |
TESORIERE Guido Coen Tirelli |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Musa Awad Hussein |
Emanuele Bartoletti |
Vincenzo Bianco |
Gianfranco Damiani |
Aldo Di Blasi |
Marina Di Fonso |
Luisa Gatta |
Valentina Grimaldi |
Andrea Isidori |
Ivo Pulcini |
Maria Grazia Tarsitano |
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CONSIGLIERI ODONTOIATRI |
Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
Brunello Pollifrone |
Sabrina Santaniello |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
VICE-PRESIDENTE Sabrina Santaniello |
SEGRETARIO Giovanni Migliano |
Claudio Arcuri |
Francesco Carpenteri |
Antonio D'Apolito |
Nicola Illuzzi |
Rebecca Jewel Manenti |
Giuseppe Marzo |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
REVISORE EFFETTIVO Alfredo Cuffari |
REVISORE EFFETTIVO Antonio Manieri |
SUPPLENTE Giovanni Carnovale |
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