Roma, 16 apr. - L'ossigeno ozono terapia potrebbe essere la risposta al problema dell'antibiotico resistenza, che ogni anno provoca nel mondo circa 700.000 decessi dovuti a infezioni batteriche che gli antibiotici non sono piu' in grado di curare. Lo studio sull'efficacia dell'ozono terapia contro l'antibiotico resistenza e' promosso da SIOOT - Societa' Scientifica Ossigeno Ozono Terapia - in sinergia con l'Universita' Cattolica del Sacro Cuore che, nel settembre 2020, hanno firmato l'accordo per la realizzazione di un progetto di ricerca denominato "Studio clinico multicentrico sulla valutazione dell'efficacia dell'Ossigeno-Ozono terapia in combinazione con terapia antibiotica". Responsabile Scientifico del progetto e' il Prof. Walter Ricciardi, del Dipartimento di Scienze della vita e Sanita' pubblica dell'Universita' Cattolica del Sacro Cuore, che e' stato prima commissario e poi presidente dell'Istituto Superiore di Sanita' (Iss) dal 2015 al 2018.
La ricerca rappresenta un'innovazione in campo medico e scientifico perche' e' la prima a mettere in relazione antibiotico resistenza e Ossigeno Ozono terapia, allo scopo di dimostrarne l'efficacia di cura. Se i risultati ottenuti sul primo campione di pazienti dovessero essere confermati, lo studio aprirebbe a nuovi scenari per il trattamento delle infezioni batteriche e confermerebbe l'eccellenza della ricerca italiana nel panorama internazionale.
"L'ozono tende a rompere le membrane di batteri resistenti all'antibiotico permettendo cosi' allo stesso di bloccarne la replicazione - spiega Marianno Franzini, presidente internazionale di SIOOT - Cio' e' stato verificato da me e ad altri colleghi ma esiste anche una letteratura che descrive effetti similari. Su Science, una delle piu' autorevoli riviste mediche a livello internazionale, nel 2002 e' stato pubblicato un lavoro nel quale veniva descritto l'effetto battericida dell'ozono e mostrato che il nostro sistema immunitario produce in autonomia molecole di ozono per difenderci dalle infezioni".
A seguito di queste evidenze, il 4 luglio del 2019, Franzini, era intervenuto alla XII commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati dove aveva spiegato come, grazie all'ossigeno ozono terapia, aveva curato e guarito diversi pazienti con infezioni antibiotico resistenti, problema definito dall'OMS come la minaccia piu' seria alla salute della popolazione del pianeta prima che si diffondesse la pandemia da Covid-19. Sono 33.000 i decessi per antibiotico resistenza nell'Unione Europea con l'Italia che occupa il primo posto in classifica con 10.000 morti all'anno.
"L'ozono - prosegue Franzini - risolve l'antibiotico resistenza in quanto riesce a rompere, tramite il processo di ossidazione, la membrana del batterio, che da integra rigettava l'antibiotico. Una volta bucata la membrana, l'antibiotico e' in grado di penetrare nel batterio e inattivarlo".
Con questo progetto la SIOOT intende offrire la possibilita' di combattere l'antibiotico resistenza in modo veloce e senza controindicazioni agli ospedali che saranno coinvolti nella ricerca. Le strutture potranno prendervi parte segnalando il proprio interesse alla SIOOT e impegnandosi a effettuare almeno quattro o cinque trattamenti al mese.
Da parte sua, la Societa' Scientifica Ossigeno Ozono Terapia fornira' agli ospedali il protocollo tecnico/ clinico con tutte le modalita' di somministrazione e le concentrazioni da praticare, nonche' l'apparecchiatura medica prodotta dalla Multiossigen, che grazie a una particolare tecnologia e' in grado di garantire l'erogazione di livelli adeguati di ozono.
(Red)