Roma, 2 apr. - 'La sanita' che vogliamo. Le cure orientate dalle donne', e' il libro realizzato dalle mediche e dalle dirigenti sanitarie dell'Anaao Assomed insieme a professioniste di altri contesti lavorativi. Un progetto ambizioso inviato al Programma Next Generation EU che si pone l'obiettivo di avanzare proposte per disegnare nuovi modelli sanitari improntati al femminile e alla medicina di genere.
Roberto Speranza, ministro della Salute e' intervenuto all'evento di presentazione del volume per sottolineare il ruolo centrale delle donne all'interno del sistema sanitario italiano: "Avviare una discussione sul ripensamento di un sistema sanitario diverso e' utile e arriva in un momento sfidante che ci vede ancora alle prese con questa pandemia. Le misure messe in campo ieri sono necessarie per contenere il contagio e in particolar modo la capacita' diffusiva della variante inglese. Non a caso nelle stesse ore anche il Presidente Macron ha deciso che la Francia resti in zona rossa per altre quattro settimane".
"Colgo l'occasione di questa iniziativa di Anaao- ha aggiunto il ministro- per ringraziare tutto il personale medico, le donne e gli uomini, che hanno prestato servizio in questo momento drammatico. Le nuove dosi di vaccini che sono in arrivo ci fanno guardare con fiducia al futuro e pensare di poter tornare a programmare. Bisogna pero' ancora vincere la sfida contro il Covid, ma anche capire come costruire un nuovo servizio sanitario nazionale. Non dobbiamo sprecare questa crisi ma trarre da questo periodo una lezione importante e rafforzare e investire di piu' sul nostro Ssn che e' la pietra piu' preziosa. Basta tagli, rafforzare l'idea prossimita' dentro e nell'agenda dei prossimi mesi deve esser dato maggiore risalto alla funzione fondamentale assolta dalle donne. E' chiaro- ha sottolineato- che il Ssn contiene l'elemento di genere in una maniera marcata percio' dobbiamo avere capacita' di valorizzare questa dimensione in termini di professionalita' ma anche come medicina di genere".
"La chiave di genere e' una delle piu' importanti per attuare una riforma del servizio sanitario nazionale e per la riforma stessa del ministero della Salute. Questi mesi ci insegnano che nessuno puo' fare da solo. E' necessario fare rete e tenere insieme associazione, sindacati, imprese, enti di ricerca e le universita' per fare in modo che le Istituzioni lavorino al meglio alla costruzione di un nuovo Ssn puo' prossimo e vicino ai bisogni delle persone", ha concluso Speranza.
(Red)