Roma, 1 apr. - Da oggi i cittadini del Municipio XI hanno a disposizione un nuovo centro vaccinale dell'Asl Roma 3, aperto in via Cardano 135, che si aggiunge agli oltre cento punti in tutto il Lazio. Il presidio, dove viene somministrato il vaccino Pfizer, e' stato inaugurato stamani dalla direttrice generale dell'Asl, Marta Branca. "Sono molto contenta di essere qui oggi, e' importante che gli anziani possano vaccinarsi non lontano da casa, in un posto comodo e non lontano dal quartiere- ha spiegato Branca alla Dire- Lo spazio e' stato messo a disposizione dal Municipio XI, prima c'era un centro anziani e le persone venivano ad aggregarsi, giocavano a carte, c'era una sala da ballo. È stato quindi un gesto bello da parte del Municipio quello di metterlo a nostra disposizione. Faremo fino alla fine del mese circa 200 vaccini al giorno e dal mese successivo saremo in grado di farne 400 al giorno. È un buon numero in questa campagna vaccinale in cui tutti cercano di somministrare piu' dosi possibili. È un risultato raggiunto grazie a un lavoro di rete e di coordinamento che fa tutti i giorni l'assessorato regionale alla Sanita'".
A OSPEDALE GRASSI AUMENTATI POSTI LETTO - "Ci stiamo preparando per questa recrudescenza del virus. All'ospedale Grassi abbiamo incrementato i posti letto Covid sia ordinari che di rianimazione. Abbiamo poi stipulato una convenzione con delle strutture vicine per avere a disposizione dei posti letto post acuzie per poter dimettere piu' velocemente le persone" ha detto ancora alla Dire la direttrice generale dell'Asl Roma 3, Marta Branca, a margine dell'inaugurazione del nuovo centro vaccinale di via Cardano.
"Non dobbiamo dimenticarci che non c'e' solo il problema del Covid, ma ci sono tutte le altre patologie che devono essere seguite, che non possono subire dei rallentamenti- ha sottolineato Branca- La Asl e' attenta al territorio e non ha mai smesso di fare le attivita' ordinarie. Per esempio quelle di screening, e ne facciamo almeno tre come quelle del colon-retto, della cervice e del seno, devono continuare perche' e' necessario che le persone sappiano qual e' il loro stato di salute. È uno sforzo importante, ma dobbiamo proseguire con l'attivita' ordinaria che una Asl deve fare, come anche i consultori, i dipartimenti di salute mentale, gli ambulatori. Nessuno deve essere lasciato indietro".
(Mel/Dire)