Roma, 2 ago. - "Nella notte tra sabato e domenica la Regione Lazio ha subito un attacco cyber molto potente e molto invasivo e, in collaborazione con tutte le autorità preposte e la nostra struttura della società , stiamo difendendo in queste ore la nostra comunità da questi attacchi criminali o di stampo terroristico". Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, in occasione della conferenza stampa indetta oggi per riferire sugli sviluppi dell'attacco hacker subito nella giornata di ieri dal sistema informatico regionale del Lazio.
L'evento si è svolto presso la sala Tevere della Giunta regionale.
"La definizione esatta, ad ora, non è dato saperla- ha proseguito Zingaretti- perché sono in corso delle indagini, che appureranno anche la fonte di questi attacchi". Il Lazio, dunque, è "vittima di un'offensiva criminosa, probabilmente la più grave mai avvenuta sul nostro territorio nazionale", ha sottolineato il governatore, che poi ha fatto sapere che "nella notte tra domenica e lunedì, intorno alle 2.30, c'è stato un nuovo tentativo di accesso al sistema, che è stato respinto, e questo secondo non ha prodotto danni ulteriori all'efficienza della rete".
ATTACCHI ANCORA IN CORSO, FERME PRENOTAZIONI VACCINI - "Al momento il sistema è spento per due motivi: il primo per consentire la verifica interna del sistema e soprattutto non è possibile riaccenderlo per evitare il propagarsi di ulteriori danni, essendo il virus presente nel sistema; il secondo è perché gli attacchi sono ancora in corso, quindi è opportuno difendere il sistema al massimo della sicurezza" ha spiegato presidente della Regione Lazio.
"L'esito dell'offensiva e dell'attacco cyber- ha continuato Zingaretti- è stato quello di aver introdotto un virus che ha criptato il nostro mondo online e che ha bloccato, in questo momento, una parte importantissima dell'erogazione dei servizi dell'istituzione regionale. Sono stati infatti bloccati quasi tutti i file del centro elaborazione dati e le prenotazioni dei vaccini, che sono ancora ferme".
Secondo il governatore la situazione dunque è "molto seria e anche molto grave; dal primo momento, dalla mattina di ieri, abbiamo allertato e coinvolto, e li ringrazio, tutti i livelli investigativi e repressivi dello Stato per affiancare l'istituzione regionale in questa battaglia cyber", ha concluso. CAMPAGNA VACCINALE MAI INTERROTTA, PRENOTAZIONI FINO 13 AGOSTO - "La campagna vaccinale non si è mai interrotta, sta andando avanti. Sono momentaneamente sospese le prenotazioni, ma la banca dati regionale già ha registrate oltre 500mila prenotazioni fino al 13 agosto, che stanno regolarmente procedendo con uno forzo encomiabile di tutti i volontari della comunità sanitaria che in queste ore sta verbalizzando a mano, e non su supporto digitale, i referti e tutto quello che è necessario per portare a buon fine la campagna vaccinale" ha detto sempre Zingaretti.
"Sono attive e non si sono mai interrotte le attività di servizio dell'112, dell'emergenza sanitaria- ha fatto sapere- sono attivi e non si sono mai interrotti i servizi di emergenza dell'Ares 118, cioè delle ambulanze e della cabina di controllo del sistema sanitario e dei pronto soccorso; è attiva la sala operativa della protezione civile e del centro trasfusionale, che stanno erogando i servizi regolarmente".
Il governatore ha quindi fatto un appello a tutti i cittadini e le cittadini: "Ora, ancora con più determinazione, bisogna andare avanti e non rallentare, come non rallenteremo in alcun modo gli esiti della campagna vaccinale", ha concluso.
NON VIOLATI DATI SANITÀ REGIONALE, SONO IN SICUREZZA - "La società LazioCrea conferma e comunichiamo che i dati della sanità regionale sono in sicurezza, non sono stati violati e catturati, così come i dati finanziari e la banca dati del bilancio" ha detto ancora Zingaretti.
"Tutte le indicazioni, di concerto con la società LazioCrea- ha proseguito- sono di dare, alla ripresa dei servizi, la priorità assoluta ai servizi nel campo della salute. È per questo in corso un'attività , pur a sistema sospeso, per migrare su cloud esterni i servizi essenziali e renderli operativi il prima possibile". Il governatore ha poi voluto scusarsi "già da ora" con i cittadini e le cittadine che "indubbiamente subiranno ritardi e lentezze nell'offerta e nell'erogazione dei servizi.
Stiamo lavorando- ha voluto sottolineare Zingaretti- affinché siano risolti nel più breve tempo possibile, consapevoli, per chi conosce il mondo cyber, della complessità della situazione che l'attacco ha prodotto".
(Cds/ Dire)