Roma, 24 set. - "Condivido molto l'idea che il Covid ci abbia consegnato ancora di piu' questa esigenza, noi dobbiamo recuperare necessariamente il terreno perduto sulla sanita' digitale e valorizzare questo come uno dei temi fondamentali della riforma". Cosi' il ministro della Salute, Roberto Speranza, parlando alla Camera in merito alle iniziative volte a promuovere l'innovazione tecnologica in ambito sanitario, anche attraverso l'utilizzo delle risorse del Recovery Fund.
"Per me la parola chiave sara' 'prossimita''- ha proseguito Speranza- che vuol dire due cose che sembrano diverse, ma che in realta' devono camminare insieme: prossimita' significa avere un medico e un infermiere che viene a casa tua, e che quindi fisicamente e' li' con te, ma prossimita' deve anche poter significare avere un Servizio sanitario nazionale che si fa carico del paziente, che interloquisce con la persona attraverso le nuove tecnologie".
Se il Servizio sanitario nazionale riesce "ad entrare nel cellulare di una persona- ha aggiunto il ministro- ha un grado di prossimita' che e' molto significativo. Quindi useremo tutte le risorse disponibili per investire sul digitale, sulla teleassistenza e sulla telemedicina. Questo lo faremo anche investendo risorse per un nuovo piano, per sostituire tutte le apparecchiature obsolete che ci sono nel nostro Paese". Il tema, secondo Speranza, e' "veramente decisivo e incrocia uno degli assi fondamentali per la costruzione del nuovo Servizio sanitario nazionale. Come e' noto- ha ricordato- avremo una grande opportunita' perche', per la prima volta nella storia almeno recente del nostro Paese, potremo fare una riforma non in un tempo in cui si sono meno risorse, ma in un tempo in cui ci sono piu' risorse. E questa e' una straordinaria opportunita' per tutti noi e per il Servizio sanitario nazionale".
Per Speranza e' necessario quindi un intervento "uniforme e omogeneo sul piano nazionale. Oggi, ahime', c'e' una grande differenza tra territori: ci sono territori che sono stati in grado negli anni di investire di piu', quindi di avere tecnologie piu' moderne che mettono a disposizione dei propri cittadini, e territori che hanno investito di meno". Il ministro ha infine confermato il "massimo impegno del nostro governo su questo orizzonte, che riteniamo essere veramente strategico per la costruzione di un nuovo Servizio sanitario nazionale", ha concluso.
(Cds/Dire)