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Trapianto rene, studio Cattolica indica possibile soluzione a rigetto organo
Roma, 23 set. - Scoperto da medici e ricercatori dell'Universita' Cattolica del Sacro Cuore, campus di Roma e della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs un meccanismo fondamentale nello sviluppo del 70% delle reazioni di rigetto dei trapianti di rene. Il risultato dello studio potrebbe aprire la strada a nuove terapie anti-rigetto utilizzando farmaci gia' in uso clinico con altre indicazioni. Guidati da Giuseppe Grandaliano, Professore Ordinario di Nefrologia dell'Universita' Cattolica del Sacro Cuore, campus di Roma e Direttore della Uoc di Nefrologia della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs, i ricercatori hanno scoperto che nel corso della forma piu' comune di rigetto del rene trapiantato interviene una sorta di reazione allergica all'organo sostituito, associata a una aumentata produzione di interferone-alfa. Lo studio e' stato pubblicato sulla rivista Clinical Journal of the American Society of Nephrology, in collaborazione con le Universita' di Bari, Foggia e Padova.
La ricerca fa dunque luce sul "rigetto anticorpo mediato" nel trapianto renale. "Questa forma di rigetto e' la causa piu' frequente di perdita del rene trapiantato e nel nostro lavoro suggeriamo un nuovo modello patogenetico che potrebbe aprire la via a nuovi approcci terapeutici (al momento non c'e' alcuna terapia codificata o approvata dalle autorita' regolatorie)", spiega il professor Grandaliano. La rivista ha considerato particolarmente importante l'osservazione, dedicandole un editoriale.
Background. Lo scorso anno in Italia sono stati eseguiti 1799 trapianti di rene e al 31 dicembre 2019 la lista d'attesa per il trapianto di rene contava 6573 pazienti (numero rimasto costante negli ultimi 3 anni). La percentuale di "fallimento" del trapianto di rene a 10 anni e' di circa il 40%. La meta' di questi fallimenti e' legata alla morte del paziente con un trapianto funzionante, a seguito di complicanze o della malattia renale cronica (patologie cardiovascolari) o legate alla terapia immunosoppressiva (Neoplasie e infezioni).
Il rigetto dell'organo. L'altra meta' dei fallimenti e' legata invece al rigetto dell'organo trapiantato o alla recidiva sull'organo trapiantato della malattia che ha condotto il paziente in dialisi. Il rigetto anticorpo-mediato (oggetto dello studio) da solo rappresenta circa il 70% delle cause di perdita di funzione del rene trapiantato. Il meccanismo fondamentale alla base del rigetto anticorpo-mediato e' rappresentato dalla produzione di anticorpi di tipo IgG rivolti contro l'organo trapiantato. Questi anticorpi, una volta legati alla parete dei vasi del trapianto, attivano una reazione immunitaria di rigetto innescando un processo infiammatorio che porta al danno irreversibile del rene trapiantato. Nonostante la patogenesi sembri molto chiara, tutti gli approcci terapeutici utilizzati per trattare il rigetto anticorpo-mediato non hanno avuto il successo sperato e al momento non esiste una terapia codificata per questa condizione.
"Il nostro studio- prosegue Grandaliano- partendo da un'analogia tra rigetto anticorpo-mediato e il danno renale in pazienti con lupus eritematoso sistemico (una patologia autoimmune in cui il danno renale e' anticorpo-mediato) ha dimostrato che, come nel lupus, anche nel rigetto cronico anticorpo-mediato oltre alle IgG sono presenti a livello renale anticorpi della classe IgE che sono in grado di innescare una sorta di reazione allergica all'organo trapiantato attraverso l'attivazione di mastociti e basofili, cellule immunitarie il cui ruolo non era ben chiaro nel corso del rigetto del trapianto renale. Inoltre abbiamo dimostrato che questo fenomeno, cosi' come nel lupus, e' strettamente associato ad un'aumentata produzione di interferone alfa. La nostra osservazione ha anche una potenziale ricaduta terapeutica. Infatti questa nuova via di danno dell'organo trapiantato potrebbe essere il target di farmaci gia' disponibili in commercio che agiscono bloccando l'azione dell'interferone alfa", conclude il nefrologo del Gemelli.
(Comunicati)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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