Roma, 3 set. - "L'equipe dell'Unita' di Otorinolaringoiatria dell'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, diretta da Raul Pellini, ha asportato un esteso tumore dell'arco della mandibola, con contestuale ricostruzione chirurgica, alla signora M. di 87 anni che ha superato in modo brillante il delicato intervento durato 8 ore". Lo fa sapere in una nota il nosocomio.
"E' necessario ricostruire il deficit osseo per garantire una buona qualita' di vita al paziente, specie quando particolarmente fragile e piu' esposto a complicanze. La rimozione dell'arco anteriore mandibolare- ha spiegato Raul Pellini- comporta un difetto funzionale ed estetico molto invalidante".
"Siamo molto soddisfatti della riuscita dell'intervento che e' sofisticato e molto raramente puo' essere effettuato in pazienti di eta' cosi' avanzata- prosegue Pellini- Solitamente la sede donatrice di tessuto e' la gamba, che offre una porzione di osso piu' idonea alla ricostruzione e consente a due equipe chirurgiche di lavorare contemporaneamente. In questo caso la paziente, presentava pero' difficolta' alla deambulazione legate all'eta' e a una fisiologica degenerazione articolare. Abbiamo scelto, in accordo con la paziente e dopo consulto con i familiari, di prelevare l'osso donatore dalla scapola, nonostante le maggiori difficolta' tecniche ed esecutive".
L'intervento, eccezionale in una paziente cosi' anziana, non ha presentato complicanze e a distanza di pochi giorni dall'operazione M. e' stata dimessa ed e' tornata dalla sua famiglia. "Questo e' un ottimo esempio dell'attenzione che gli Istituti rivolgono al paziente fragile, anziano e oncologico- dichiara Francesco Ripa di Meana, direttore generale Ifo- In emergenza sanitaria da Covid-19 siamo ancor piu' proiettati verso la continua innovazione nella ricerca clinica e nell'adozione dei massimi criteri di sicurezza a favore dei cittadini e delle prestazioni offerte".
"Il lembo di osso prelevato dalla scapola- spiega Raul Pellini- e' stato rivascolarizzato e mediante tecniche microchirurgiche alle arterie e alle vene del collo, per ripristinare l'aspetto estetico e soprattutto funzionale, ricostruendo i tessuti asportati per la neoplasia".
In generale gli interventi di questo tipo hanno un importante impatto funzionale sull'alimentazione rischiando di sbilanciare il gia' precario equilibrio di questo tipo di pazienti. "Non e' il primo intervento che l'equipe di Pellini- fanno sapere- affronta con coraggio e professionalita' su un segmento di popolazione fragile appartenente alla 'quarta eta''. Gia' appena prima del lockdown erano state operate la signora D. e la signora V. di 96 e 92 anni, affette entrambe da un tumore della bocca.
Anche in questo caso gli interventi sono riusciti brillantemente consentendo alle pazienti di risolvere il problema oncologico e ottenendo una miglior qualita' di vita".
"La buona riuscita di tali interventi e' un successo su piu' fronti che mette in campo professionalita', competenza, centralita' della persona e cure personalizzate", concludono.
(Comunicati)