(DIRE) Roma, 3 set. - Studenti seduti al monobanco senza mascherina, quali potrebbero essere i rischi? "Il Comitato tecnico scientifico ha chiarito che se c'e' una distanza di almeno un metro la possibilita' che il contagio avvenga attraverso l'airdrop, cioe' con le goccioline di saliva, e' sicuramente molto bassa. Molto bassa non vuol dire pero' inesistente". A parlarne alla Dire e' Renato Cutrera, responsabile del dipartimento Malattie respiratorie e broncopneumologia dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesu' (Opbg), in attesa che il Comitato tecnico scientifico (Cts) si pronunci definitivamente sull'uso delle mascherine in classe.
"Se il bambino o il ragazzo fa un colpo di tosse sul banco- continua l'esperto- noi sappiamo che il virus puo' restare per parecchie ore sulla superficie. Quindi, se il bambino accanto mette una mano sul banco del vicino perche' si alza per andare alla lavagna o perche' viene chiamato dalla maestra/professore, e' ovvio che se poi si portera' quella mano alla bocca o agli occhi potra' avvenire il contagio. Tutto cio' per dire- spiega ancora Cutrera- che occorre una buona igiene delle mani, una buona igiene delle superfici e ovviamente la possibilita' di indossare sempre la mascherina, che e' un elemento in piu' e che aiuterebbe a diminuire la possibilita' di contagio". Questo, conclude Cutrera, "e' l'ottimale, poi se tutto sia tecnicamente possibile e quale sia la percentuale di rischio lo lasciamo alla decisione del Cts".
(Rac/ Dire)