Roma, 8 ott. - "Il medico di famiglia deve diventare primario del suo reparto". E' l'invito alla categoria che il presidente dell'Enpam Alberto Oliveti ha rivolto dal 77esimo congresso nazionale della Fimmg a Villasimius.
"Il Covid ci lascia un futuro con tante fragilita', che obbligano anche la professione a pensare a quale sara' il proprio ruolo- ha detto Oliveti- Come medici di medicina generale potremo gestire questa transizione con la nostra presenza sul territorio, che e' fatta di fiduciarieta', prossimita' e competenze, che devono essere integrate. Per questo credo che il medico di famiglia debba diventare e sentirsi il primario del suo reparto di medicina fiduciaria, nell'interesse del cittadino che deve trovare un'assistenza primaria multidisciplinare. Allo stesso tempo se dobbiamo lavorare in team, e' importante che tutti gli operatori che operano nello studio abbiano interessi allineati ai medici di famiglia e ai cittadini, anche attraverso i meccanismi di remunerazione. Difficile pensare che insieme a un professionista liberale possano convivere collaboratori che siano dipendenti di altri- ha commentato il presidente dell'Enpam- Il primario del proprio reparto e' quindi un professionista liberale della sanita' fortemente radicato nel terreno sociale ed e' fonte di coesione e baluardo contro le disparita'- ha detto Oliveti- Un ruolo tanto piu' importante ora che perfino a una misura di prevenzione e' stato dato il nome di distanziamento sociale. In un periodo di divaricazione sociale per censo, istruzione e opportunita', chiamarlo cosi' e' stato negare in un colpo solo la cultura costituzionale dei Padri Costituenti".
(Comunicati)