Roma, 2 ott. - Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso presentato da Mariano Amici, medico romano, in cui viene richiesta la sospensione dell'ordinanza della Regione Lazio che rendeva obbligatoria la vaccinazione antinfluenzale per gli over 65 e per tutto il personale sanitario.
L'ordinanza, firmata dal presidente della Regione Nicola Zingaretti, avrebbe dovuto rendere obbligatoria la vaccinazione antinfluenzale a partire dal 15 settembre. "Ringrazio il dottor Amici - ha detto l'avvocato Nicola Massafra - per aver avviato questa battaglia di civilta' e liberta' a cui tutti dobbiamo sentirci chiamati quando i cardini della nostra Costituzione, frutto di un importante bilanciamento di diritti e valori, vengono aggrediti e calpestati. Ringrazio altresi' i numerosi medici e over 65 che hanno voluto aderire all'iniziativa del dott. Amici e dare il loro contributo fattivo mettendoci personalmente la faccia a tutela dei diritti di tutti".
Nelle motivazioni della sentenza, il Tar ha spiegato che la "normativa emergenziale Covid-19 non ammette simili interventi regionali in materia di vaccinazioni obbligatorie". Inoltre - si legge nella sentenza - "le disposizioni in materia di igiene e sanita' nonche' di protezione civile non recano previsioni che possano autorizzare le regioni ad adottare questo tipo di ordinanze allorche' il fenomeno assuma, come nella specie, un rilievo di carattere nazionale". Secondo il tribunale amministrativo regionale, dunque, "l'ordinamento costituzionale non tollera interventi regionali di questo genere". "In conclusione si deve affermare che - spiegano i giudici - al di la' della ragionevolezza della misura, la sua introduzione non rientra nella sfera di attribuzioni regionale ma, semmai, soltanto in quella statale".
Il commento del dottor Mariano Amici: "Nel giorno del mio compleanno e' arrivata la prima grande vittoria. Abbiamo vinto il ricorso al Tar contro la vaccinazione antinfluenzale obbligatoria".
ZINGARETTI: GOVERNO RIFLETTA SU OBBLIGO VACCINO INFLUENZA - "Come Regione abbiamo previsto l'obbligatorieta' del vaccino antinfluenzale per alcune categorie di persone. Sapevamo di fare una provocazione, perche' non compete alla Regione l'obbligo della vaccinazione, ma volevamo dare un segnale sull'importanza di farlo. Ci auguriamo che il Governo rifletta, in nome della sicurezza e della prevenzione, per togliere dagli ospedali i ricoveri inappropriati legati all'influenza stagionale per gli anziani e avere l'immediatezza della consapevolezza del rischio Covid". Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
"Non aspettiamo sempre la regola o la ricerca di dare colpa perche' le regole non erano chiare- ha aggiunto Zingaretti- Tutti gli inverni abbiamo gli ospedali pieni di persone anziane perche' con l'influenza le famiglie li portano in ospedale. Questo comportamento e' inappropriato, specie di fronte al rischio di avere nuovamente un'ondata di persone col che Covid. L'appello che rivolgiamo a tutti, e non ci vorrebbero nemmeno le regole, e': 'Vaccinatevi cosi' aiutate la comunita' a non avere ricoveri inappropriato negli ospedali'".
Inoltre "da ex malato Covid vi do un consiglio: 'fatelo perche' se avete fatto il vaccino antinfluenzale e vi viene il Covid ve ne accorgete prima che vi facciate il tampone. Non cerchiamo un capo espiatorio prima di muoverci, bisogna avere atteggiamenti che aiutino se stessi e la comunita' a vivere meglio- ha sottolineato Zingaretti- I decessi per l'influenza stagionale nel Lazio sono altissimi, specie negli anziani".
Il presidente ha annunciato che "dal 15 ottobre partira' una campagna pubblicitaria che invita alla vaccinazione".
(Red)