Roma, 13 nov. - La pandemia "ha causato uno stravolgimento dell'assistenza pediatrica. Le visite nei pronto soccorso pediatrici si sono ridotte al 30/40% dei normali numeri.
Addirittura abbiamo raggiunto picchi dell'80%". A lanciare l'allarme e' Riccardo Lubrano, presidente della Societa' italiana di medicina di emergenza e urgenza pediatrica (Simeup), che affrontera' il tema nel corso del congresso straordinario digitale 'La pediatria italiana e la pandemia da Sars-Cov-2', organizzato dalla Societa' italiana di pediatria (Sip) e in programma il 27 e 28 novembre.
In questi mesi, prosegue l'esperto "c'e' stata una fuga della popolazione pediatrica dagli ospedali che ha comportato problematiche importanti. Intanto- elenca Lubrano- si sono ridotte drasticamente tutte le nuove diagnosi che in genere venivano fatte attraverso i pronto soccorso. E quel che e' peggio e' che a fronte di un numero inferiore di bambini che accedevano in pronto soccorso, quelli che arrivavano avevano stati avanzati di malattia e patologie importanti. Questo- sottolinea il presidente Simeup- ha comportato delle difficolta' assistenziali con dei ritardi di diagnosi che prima non si verificavano".
Va rivista la rete dell'emergenza-urgenza pediatrica, secondo il presidente Simeup, "affinche' sia piu' flessibile e piu' adattabile a diversi scenari, perche' un evento come l'attuale pandemia potrebbe riguardare anche i bambini e perche' il personale pediatrico e' sempre piu' ridotto. Per cui- precisa- se il Covid avesse colpito i bambini avremmo avuto dei problemi assistenziali importanti, perche' non avremmo avuto i numeri per fronteggiare l'emergenza".
Quale sia stato il fattore scatenante del minor ricorso ai pronto soccorso non e' chiaro, precisa Lubrano. "Non sappiamo cosa sia successo- ribadisce- cioe' non sappiamo se sia un effetto del lockdown e della pandemia il fatto che in pronto soccorso abbiamo visto meno bronchioliti, meno asmi, meno faringiti, o se ci sia stata una consapevolezza maggiore da parte dei genitori che magari hanno iniziato a curare di piu' queste patologie a casa, senza rivolgersi all'ospedale. È una situazione che da' da pensare, perche' si e' stravolto il quadro dell'assistenza pediatrica, e che apre uno squarcio sul futuro- aggiunge il presidente Simeup- Un futuro che dovra' necessariamente portare un rinnovamento del modello della rete pediatrica che, come e' stato messo in luce, qualcosa di strano nel suo funzionamento l'aveva. Per capire cosa sia successo, cosa sia cambiato potranno aiutarci gli epidemiologi: e' stato il Covid, e' stata la paura, e' stata una diversa consapevolezza.
Bisogna capire cosa e' successo- ribadisce- per evitare che tornino in pronto soccorso bambini con situazioni molto avanzate. Per cui- constata- occorre che le persone riguadagnino il rapporto con il proprio medico e con le strutture ospedaliere".
Dall'andamento dell'assistenza pediatrica durante la pandemia "e' emersa anche la necessita' di ristrutturare il rapporto tra le pediatrie universitarie, ospedaliere e del territorio e anche il rapporto con le famiglie", conclude Lubrano.
(Red)