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Da 6 anni in su 10% bimbi soffre d'asma, c'e' guida su casi gravi
Roma, 5 nov. - "L'asma e' una malattia molto comune, ne soffre il 25% dei bambini in eta' prescolare e circa il 10% dei piccoli dai 6 anni in su. Di questi, solo il 5% ha un'asma di difficile gestione, perche' nonostante i trattamenti standard il bambino continua a stare male. È un sotto gruppo di minori che necessita di un approccio che veda lavorare insieme al pediatra di famiglia anche lo specialista". Renato Cutrera, responsabile del dipartimento Malattie respiratorie e broncopneumologia dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesu' (Opbg) di Roma e socio della Societa' italiana per le malattie respiratorie infantili (Simri), parte da questa constatazione per presentare la nuova guida 'Difficult and Severe Asthma in Children' (https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fped.2019.00205/full ), disponibile come e-book ed edita insieme ad Andrew Bush (Imperial College, Londra), Giorgio Piacentini (Universita' di Verona), Francesca Santamaria (Universita' Federico II) e Nicola Ullmann (Ospedale Bambino Gesu'). Nel testo sono presenti anche i contributi di diversi autori provenienti dai principali centri per l'asma, al fine di coprire tutti gli aspetti in cui la malattia e' in forma grave e difficile.
"Il libro nasce in lingua inglese proprio per raggiungere un bacino di utenza piu' grande rispetto a quello unicamente italiano- chiarisce lo pneumologo- e' frutto della collaborazione di molti centri italiani ed esteri impegnati nel fornire questo aggiornamento a chi si occupa di bambini. I piccoli con asma piu' difficile di solito sono gestiti insieme ai centri specialistici e il compito del pediatra di famiglia e' di riconoscerli- rimarca il medico- accorgersi quando c'e' qualcosa che non va e gestirli insieme al centro specialistico che puo' essere pneumologico, allergologico o di entrambe le specialita'".
Riconoscerli e' un compito non sempre facile per il pediatra. "Spesso le problematiche nell'asma difficile rientrano in una diagnosi sbagliata o in una difficolta' nell'esecuzione della terapia". Si tratta della cosiddetta 'mancata compliance' perche' "non viene spiegato bene alla famiglia come fare la terapia con il distanziatore o lo spray e poi manca il controllo". Le cause sono molteplici, probabilmente "e' troppo difficile per quella famiglia, forse ci sono delle barriere linguistiche. Sempre piu' spesso abbiamo delle famiglie magari di lingua differente, che vengono a soggiornare in Italia e con le quali ci sono delle incomprensioni sia di tipo linguistico che socioculturale". Qualche volta la terapia viene rifiutata in quanto non "viene spiegato alla famiglia che questi farmaci- continua Cutrera- per la maggior parte steroidi per via inalatoria, non sono pericolosi. Accade, ad esempio, che la mamma che ha la steroidofobia decida di non trattare il bambino, oppure viene spiegato come trattarlo quando sta male ma non che al piccolo debba essere fatta una terapia di fondo". Tuttavia ad incidere sull'asma sono anche i fattori ambientali, da qui l'appello del medico: "Siano eliminati i fattori ambientali come il fumo o l'inquinamento, altrimenti e' impossibile raggiungere dei buoni risultati e ne deriva un'asma difficile".
In mezzo poi al grande numero di bimbi con asma difficile ci sono quelli con asma grave, in cui la diagnosi e' certa e c'e' bisogno di terapie innovative e con farmaci biologici. "Fino a poco tempo fa avevamo un solo farmaco biologico anti-IgE- fa sapere Cutrera- ora abbiamo un ventaglio di farmaci biologici che stanno arrivando anche in eta' pediatrica. L'Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha gia' approvato alcuni farmaci dai sei anni in poi, altri dai 12 anni. È ovvio che il pediatra specialista deve conoscerli molto bene e capire quando utilizzarli, ma il pediatra di famiglia e il pediatra che si trovera' a gestire il bambino dovra' sapere di cosa stiamo parlando e del perche' e' stata somministrata questa terapia e del come si somministra". In loro aiuto arriva, quindi, la guida 'Difficult and Severe Asthma in Children' che si struttura in diversi capitoli per offrire un ausilio su vari argomenti: diagnosi, metodi per differenziare le asme difficili o gravi e terapie con farmaci innovativi.
L'asma difficile si riconosce "quando un bambino che sta seguendo una terapia di fondo con steroidi per via inalatoria o altri farmaci si ammali nonostante la terapia, presentando sintomi di respiro sibilante o asma da sforzo quando corre.
Questi sono segni di non controllo della malattia. Il punto fondamentale- rimarca Cutrera- e' che l'asma e' una malattia controllata, perche' abbiamo le medicine che ci permettono di far fare ai nostri bambini con asma una vita normale. Se non riescono a farla quando giocano, durante le attivita' sportive o a causa di episodi di tipo virale o allergici- conclude il medico dell'Opbg- vuol dire che c'e' qualcosa che non va e che dobbiamo intervenire".
(Rac/ Dire)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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