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Covid-19, Cutrera (Opbg Roma): "E' sospetto ogni bimbo sintomatico"
(DIRE) Roma, 23 mar. - Come si definisce oggi un caso sospetto di Covid-19? Sono tre le possibilita', secondo Renato Cutrera, responsabile di Broncopneumologia dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesu' di Roma (Opbg): "È un paziente che presenta febbre, tosse e/o difficolta' respiratorie laddove non si possa trovare un'altra causa alla patologia; se e' entrato in contatto con un familiare o persona positiva al virus; se proviene da zona a rischio, prima delimitate dalla zona rossa. Oggi che tutta l'Italia e' una zona rossa- ricorda il medico- ogni bambino che presenta i sintomi puo' essere affetto da Covid-19".
Questo dato come conseguenza obbliga "gli ospedali ad attivare le procedure di esecuzione del tampone e di isolamento del bambino sospetto in attesa di una risposta del primo e del secondo tampone dal punto vista clinico. Molti bambini arrivano in ospedale con il sospetto- assicura Cutrera- ma pochi sono quelli realmente positivi".
La zona di limbo, insomma, e' quella dell'attesa dei risultati del tampone. "Se le condizioni del paziente non sono tali da ritenere di doverlo ospedalizzare, perche' presenta una leggera febbre oppure ha solo la tosse senza difficolta' respiratorie, allora va a casa e resta in isolamento per 14 giorni. Sara' poi la Asl di riferimento a comunicarci l'eventuale positivita' e il necessario da fare. Se invece il bambino e' grave, occorre l'ospedalizzazione e dovra' essere ricoverato in una stanza idonea per l'isolamento in attesa della risposta. Se e' positivo viene dichiarato paziente Covid-19 positivo, se e' negativo anche al secondo tampone ripetuto dopo 24 ore- sottolinea Cutrera- non sara' piu' un caso sospetto".
"In generale i bambini rischiano di meno, ma potenzialmente possono infettare le persone piu' a rischio, quelle con malattie croniche o gli anziani. Chiudere le scuole e chiedere a tutti gli italiani di restare in isolamento e' stata una misura sicuramente dolorosa ma necessaria, per non far verificare situazioni drammatiche come e' accaduto in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto".
Per quanto riguarda i pazienti con disabilita' complesse o malattie croniche, "allo stato attuale non risulta un numero di pazienti pediatrici sotto i 14 anni con una patologia grave che abbia contratto l'infezione in modo sintomatico. È come se ci fossero dei meccanismi di protezione del sistema immunitario in eta' pediatrica- aggiunge il past president della Societa' italiana per le malattie respiratorie infantili (Simri)- che un adulto non ha piu' e l'anziano ancora meno. Alcuni ricercatori stanno cercando di studiare questo fenomeno per avere delle risposte nelle prossime settimane o tra qualche mese". Al momento, in attesa di un vaccino specifico, "abbiamo solo terapie utili nei pazienti piu' gravi con una forte infiammazione nelle via aerea". Le misure da adottare quotidianamente sono sempre il "lavarsi le mani, la mascherina da utilizzare a contatto con persone inferiori al metro, evitare promiscuita' intesa come vicinanza di gruppi di persone. Il governo- ripete Cutrera- ha preso le misure necessarie per contener un'infezione che, purtroppo, non si puo' fermare".
Ai genitori l'esperto consiglia di preoccuparsi solo in due situazioni:. "Se il figlio ha avuto un contatto con una persona infetta da Covid-19 ed e' sintomatico, allora anche i sintomi piu' lievi devono portarli a svolgere tutti gli accertamenti. Se il bambino non ha avuto nessun contatto sospetto, valgono le regole di sempre: essere attenti in presenza di febbre alta e prolungata per piu' di 3 giorni- ricorda lo specialista- e se ha la tosse ed e' particolarmente persistente ai trattamenti di base necessari. Esempi di allarme sono se il bambino soffre di bronchite asmatica o altre patologie, ha una difficolta' respiratoria o rientramenti intercostali, o ancora se le pinne nasali si muovono piu' velocemente del normale significa che c'e' qualcosa che non va. Non e' detto che sia il Covid-19, ma deve essere visitato da un medico di famiglia o rivolgersi nei casi eccezionali al Pronto soccorso. Attenzione- conclude il responsabile di Broncopneumologia dell'Opbg- non ingolfate i pronto soccorso se i vostri figli non hanno una sintomatologia importante, anche perche' andando al Pronto soccorso si corrono molti piu' rischi di contagio che restando a casa".
(Rac/ Dire)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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