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Covid-19, Iss: "Febbre e dispnea per 80% morti, 70% uomini con eta' media 79 anni"
(DIRE) Roma, 18 mar. - "La stragrande maggioranza delle persone morte, tra il 70 e l'80%, ha febbre e dispnea. Questi sono i sintomi che maggiormente ci devono far insospettire, soprattutto quando si presentano insieme". Cosi' Graziano Onder, direttore del Dipartimento Malattie cardiovascolari, endocrino-metaboliche e invecchiamento dell'Istituto superiore di Sanita', interpellato sul tema dall'agenzia Dire. "La febbre sembra manifestarsi con temperature piuttosto elevate- ha proseguito Onder- ma e' la combinazione di piu' sintomi che potrebbe essere piu' preoccupante". Il Coronavirus ha conseguenze piu' severe nella popolazione maschile e secondo l'ultimo report, pubblicato ieri sera dall'Iss, i decessi interessano infatti "il 70% degli uomini (con un'eta' media di 79 anni) e il 30% delle donne (con un'eta' media di 84 anni". Ma perche' il Coronavirus colpisce piu' gli uomini? "Si possono fare moltissime ipotesi- ha risposto Onder- ma la certezza non l'abbiamo".
Quanto ai giovani, muoiono "pochissimo: quelli deceduti sotto i 40 anni sono cinque, mentre quelli morti sotto i 50 anni sono 17, ma si tratta di persone che avevano tutte importanti patologie preesistenti- ha sottolineato l'esperto- come malattie cardiovascolari, diabetiche, obesita' e patologie psichiatriche". Sul perche' una patologia psichiatrica puo' incidere sull'aggravarsi delle condizioni di salute di una persona colpita da Coronavirus, Onder ha cosi' risposto: "Una persona con patologia psichiatrica che vive da sola e che ha anche altre malattie, come per esempio l'obesita' o il diabete, puo' essere a rischio elevato dal punto di vista biologico cosi' come una persona anziana".
IN MEDIA 8 GIORNI TRA SINTOMI E DECESSO - "Nelle persone decedute positive al Covid-19 la terapia antibiotica e' stata quella piu' utilizzata (83% dei casi), meno utilizzata quella antivirale (52%), piu' raramente la terapia steroidea (27%)". Lo afferma il Report dell'Istituto superiore di Sanita' sulle caratteristiche dei pazienti deceduti morti pubblicato sul sito Epicentro ed aggiornato a ieri. Il documento mostra anche i tempi mediani, in giorni, che trascorrono "dall'insorgenza dei sintomi al decesso (8 giorni), dall'insorgenza dei sintomi al ricovero in ospedale (4 giorni) e dal ricovero in ospedale al decesso (4 giorni)". Il tempo intercorso dal ricovero in ospedale al decesso era di 1 giorno piu' lungo in coloro che venivano trasferiti in rianimazione rispetto a quelli che non venivano trasferiti (5 giorni contro 4 giorni).
"Il comune utilizzo di terapia antibiotica- si legge nel documento- puo' essere spiegato dalla presenza di sovrainfezioni o e' compatibile con inizio terapia empirica in pazienti con polmonite, in attesa di conferma laboratoristica di COVID-19. In 25 casi (14,9%) sono state utilizzate tutte 3 le terapie". Per quanto riguarda le caratteristiche dei deceduti, il numero medio di patologie osservate in questa popolazione e' "di 2.7.
Complessivamente, 3 pazienti, e non 12 come era stato indicato in precedenza per un refuso, presentavano 0 patologie (0,8% del campione), 89 (25,1%) presentavano 1 patologia, 91 presentavano 2 patologie (25.6%) e 172 (48,5%) presentavano 3 o piu' patologie".
Sempre su Epicentro e' stato pubblicato anche l'aggiornamento epidemiologico sui dati raccolti attraverso la piattaforma web dedicata. La degenza in un reparto di ricovero e' riportata "per 3.281 casi (13,1% dei casi totali); di questi 397 (12%) risultano ricoverati in terapia intensiva. Al 16 marzo 2020, 106 province italiane su 107 (tutte ad eccezione di Isernia) hanno segnalato almeno un caso di COVID-19. I casi si concentrano soprattutto nel nord Italia, in particolare in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, e nelle Marche dove sono stati segnalati al sistema di sorveglianza oltre 1.000 casi", conclude il documento.
NON CHIARO PER QUANTO TEMPO ASINTOMATICO PUĂ’ TRASMETTERLO - "Per quanto tempo un asintomatico puo' trasmettere il virus? Questa questione non e' ancora chiara" risponde Onder.
"Quello che e' certo, purtroppo, e' che gli studi ci dicono che anche gli asintomatici possono trasmettere il virus. Questa e' la ragione per cui e' importante rispettare le regole e stare a casa anche se non si hanno sintomi dell'infezione" conclude.
(Cds/Dire)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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