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Covid-19, Giovani medici: "Mancano borse specializzazione, appello a Conte"
Roma, 17 mar. - "È con estremo rammarico che constatiamo nuovamente la scomparsa, dalla ribalta mediatica e dalle ipotesi di bozze del Dpcm (decreto del presidente del Consiglio dei ministri), delle 5000 borse di specializzazione paventate qualche giorno fa. Torniamo quindi a ribadirlo, nuovamente come gia' durante il primo Governo da Lei presieduto: il sistema sanitario nazionale non potra' mai reggere le sfide del futuro se non ci sara' un investimento sulla formazione specialistica, un investimento che qualcuno definirebbe coraggioso ma che diventa ogni giorno piu' necessario". E' cosi' che inizia la lettera firmata dall'associazione 'Giovani medici per l'Italia' indirizzata direttamente a Giuseppe Conte, presidente del Consiglio dei Ministri.
Ad alimentare insoddisfazione da parte dei 'Giovani medici', il ristretto numero di borse specializzazione messe a disposizione dei giovani laureati in medicina. Un numero che, se incrementato, avrebbe portato "centinaia se non migliaia di medici ad aiutare tutti noi a combattere questo momento di crisi, se la mancanza di una prospettiva e l'assenza di uno sbocco formativo post lauream non li avessero spinti verso altri lidi".
È in questo momento di crisi sanitaria che i medici sottolineano quindi la necessita' di fare luce su un problema che ha dirette ripercussioni sul sistema sanitario: "Molti di noi hanno recentemente accolto il Suo appello alla responsabilita', che sia educando le persone attorno a loro e che sia investendo tempo ed energie per fare cio' che un volontario sottoqualificato (perche' questo siamo, se non ci viene permesso di specializzarci) puo' fare in una situazione come questa- continua l'associazione in una nota diffusa alla stampa- crediamo che sia venuto il momento che anche Lei ed i suoi Ministri vi comportiate da responsabili mettendo in atto le politiche necessarie affinche' il nostro sistema sanitario nazionale, che ci rende ancora orgogliosi per abnegazione piuttosto che per lungimiranza gestionale, non si trovi mai piu' in questa tragica situazione".
Per i 'Giovani medici per l'Italia', infatti, se nei prossimi anni il sistema sanitario si trovera' ad affrontare una crisi come quella che si sta consumando in questi giorni, l'emergenza non sarebbe piu' gestibile: "Il sistema di pensionamento, la crisi economica e le carenze accumulate in questi anni verranno fuori, in tutta la loro brutalita' a distanza di pochi anni, quando interi reparti chiuderanno e l'assistenza Sanitaria non sara' piu' un diritto per tutti- scrivono i Giovani medici nel comunicato- Mai come in questi giorni i fatti ci stanno svelando le fragilita' di un sistema che troppe volte non e' stato la priorita' e che adesso e' arrivato il momento che lo sia, accanto alle tutele per le aziende, per le famiglie e per i lavoratori tutti, riteniamo che garantire il diritto alla salute sia infatti il primo dei diritti dei cittadini di questo Paese e il primo dei doveri di chi ci rappresenta".
(Adi/Dire)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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