(DIRE) Roma, 17 mar. - "Bloccare negli ospedali tutti gli interventi non urgenti? Anche un'ernia potrebbe essere considerato un intervento non urgente, ma se si dovesse strozzare una persona potrebbe morire, e non per il Coronavirus". Risponde cosi' il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, interpellato sul tema dall'agenzia Dire.
"Le emergenze chirurgiche devono continuare ad essere garantite- prosegue Magi- cosi' come dobbiamo continuare a garantire assistenza ai malati cronici negli ambulatori. Chi ha patologie deve continuare ad essere seguito, penso ai diabetici, ai cardiopatici, agli ipertesi, solo per fare qualche esempio.
Cosa facciamo, li abbandoniamo in questo momento? Gli ambulatori devono continuare ad essere aperti, non ad accesso diretto, ma serve prima una consulenza telefonica con il medico, che deve monitorare la situazione del paziente giorno per giorno. E ne caso ci fosse necessita' di visitarlo, bisogna farlo con tutte le precauzioni necessarie. Ci sono persone che hanno iniziato una terapia, allora bisogna vedere se quel farmaco va bene o non va bene, se da' risultati, se va cambiato".
Per questo Magi fa sapere di aver chiesto proprio oggi alla Regione "una mappatura di tutti servizi specialistici sul territorio, anche quelli di diagnostica per immagini, perche' i medici di medicina generale ce lo stanno chiedendo. Cioe' se io devo andare a fare una radiografia ad una persona, dove la mando? Bisogna garantire anche l'assistenza, non solo le urgenze", conclude il presidente dell'Ordine dei Medici di Roma.
PER ORA CRESCITA CONTAGI NON ESPONENZIALE - "Dobbiamo essere pronti, nella speranza che questi posti letto in piu' non saranno utilizzati. Fortunatamente, per adesso, la crescita dei contagiati non e' esponenziale e questo ci fa ben sperare. Ma in questi giorni avremo la 'prova del nove'". Cosi' il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, interpellato dall'agenzia Dire sulla situazione dei contagi da Coronavirus nella Capitale e sui Covid hospital che andranno ad incrementare i posti letto a disposizione per l'emergenza.
"Ci stiamo attrezzando, stiamo mettendo le mani avanti- prosegue Magi- ci sara' anche un quarto Covid hospital nella zona sud di Roma, perche' dobbiamo dare copertura, ove necessario, ad altre regioni che hanno una situazione drammatica. In alcune zone i posti iniziano a scarseggiare".
CAR SHARING PER OPERATORI SANITARI - L'Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma (OMCeO), in considerazione del pesante impegno che coinvolge tutto il personale sanitario, anche per quanto concerne orari e turni di lavoro nei vari presidi della citta', alla luce del blocco del trasporto pubblico dalle ore 21, con un comunicato ha chiesto che sia offerta la possibilita' di usufruire di car sharing a quei medici, infermieri e operatori che non possono avvalersi di un proprio mezzo privato per tornare a casa o per prendere servizio dopo tale ora. "Confidiamo che le societa' che operano in tale settore mettano a disposizione dei propri mezzi per dare supporto a chi in questo difficile periodo e' in prima linea per combattere l'emergenza Coronavirus e garantire l'assistenza ai cittadini e ai pazienti- auspica il presidente dei medici della Capitale, Antonio Magi- Sarebbe un contributo alla solidarieta' e allo sforzo chiesto a tutto il Paese".
A tale proposito l'Ordine sta verificando anche con il Comune di Roma la possibilita' di offrire questo servizio per via istituzionale. "Ne ho gia' parlato con la sindaca Virginia Raggi- ha precisato Magi- e la possibilita' di rendere attuabile questa proposta e' gia' al vaglio dell'assessorato competente".
(leggi il comunicato ufficiale)
(Cds/Dire)