|
|
|
|
|
|
|
Covid-19, Aiic: "Emergenza tecnologie e allestimenti nuove terapie intensive"
Roma, 11 mar. - Nell'attuale situazione di emergenza da COVID-19 gli ingegneri clinici italiani confermano il proprio fortissimo impegno "in prima linea" ed il proprio sforzo continuo per allestire nuove postazioni di terapia intensiva, mentre l'Associazione italiana ingegneri clinici (Aiic) richiama l'attenzione sulle problematiche di approvvigionamento tecnologico, che potrebbero aggiungersi alle altre criticita' di questo periodo.
"Come professionisti stiamo contribuendo senza limiti di tempo e di impegno all'enorme sforzo che sta svolgendo il nostro Paese per fronteggiare la situazione creatasi con la diffusione del coronavirus- ha affermato Lorenzo Leogrande, presidente AIIC- La criticita' attuale porta gli ingegneri clinici di tutta Italia, ad offrire in questi giorni il massimo contributo per assicurare la possibilita' di allestire nuove postazioni di terapia intensiva, rispondendo alle direzioni sanitarie, alle unita' di crisi, agli specialisti clinici impegnati in prima linea".
Nel concreto come stanno operando gli ingegneri clinici per rispondere alle richieste di tecnologie utili a salvare vite e a gestire i pazienti critici? "Riceviamo quotidianamente i resoconti dei colleghi che operano sul campo in situazioni molto diversificate- risponde Leogrande- L'evoluzione della patologia - sia per tipologia di malato che per numerosita' - ha costretto i colleghi in prima linea a mostrare la massima capacita' di reazione a situazioni che evolvono e si modificano quotidianamente. La conoscenza diretta del parco macchine, la sua corretta gestione e manutenzione, la disponibilita' di sistemi di back up ha consentito il riutilizzo di tutta una serie di strumentazioni volutamente residenti nei depositi, in particolare per quanto riguarda le apparecchiature delle sale operatorie, delle terapie intensive e delle aree critiche in generale. La stretta collaborazione tra ingegnerie cliniche ed anestesisti ha consentito inoltre l'adattamento in combinazione delle tecnologie presenti in sostituzione di sistemi piu' complessi coerentemente con il livello di severita' delle condizioni dei pazienti".
Negli ospedali costretti a maggiori prove di assistenza e urgenza viene chiesta con continuita' la creazione di nuovi posti in area critica: la rapidita' di realizzazione di queste nuove postazioni e' oggi dipesa soprattutto dalla capacita' di fare rete degli ingegneri clinici, dalla possibilita' di condividere informazioni e dalla interazione quotidiana che questi professionisti hanno con tutti i fornitori e le aziende produttrici di tecnologie healthcare. Questo fenomeno si e' mostrato in modo piu' evidente nelle regioni piu' colpite dall'emergenza (Lombardia e Emilia Romagna) dove e' presente un Servizio di Ingegneria Clinica all'interno di ciascun ospedale - quasi sempre con piu' di un collega in staff - confermando, se mai ve ne fosse stata la necessita', l'opportunita' di dotare ogni struttura sanitaria di un servizio ben strutturato che gestisca il parco tecnologico.
"Tutto questo e' possibile - prosegue il presidente AIIC - anche perche' gli ingegneri sono in grado di gestire tecnologie che possono essere recuperate internamente ad ogni ospedale spostandole da reparti in cui queste stesse apparecchiature ad oggi non sono utilizzate. In alternativa occorre poi procedere all'acquisto di materiali nuovi, soprattutto per attivita' di ventilazione e monitoraggio. E qui in effetti arriva la criticita' maggiore, che vogliamo sottolineare come campanello d'allarme: iniziamo a registrare un progressivo assottigliamento dalle scorte delle aziende produttrici, scorte che in certi casi stanno terminando. Il rischio quindi e' che di fronte a richieste che arrivano dalle strutture sanitarie ci possiamo trovare nella mancanza di un approvvigionamento tempestivo, visto che anche i fornitori stessi in certi casi hanno terminato le loro scorte e sono costretti a richiedere materiali ad alto contenuto tecnologico all'estero".
In questa emergenza ormai globale, l'AIIC assicura di continuare costantemente a monitorare la situazione in stretto contatto con le Unita' di Crisi, cercando di governare tempestivamente le maggiori criticita'. L'Associazione contestualmente ha comunicato a tutti i suoi associati, alle istituzioni nazionali e regionali, ai relatori, che il 20esimo Convegno nazionale dell'Ingegneria clinica e biomedica - previsto per fine maggio a Milano con il titolo: Regolamento europeo: le sfide per la governance dei dispositivi medici - e' stato ad oggi spostato all'autunno 2020, in date che saranno comunicate quanto prima.
(Wag/Dire)
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
|
CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
|
COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
|
COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|