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Covid-19, geriatri su documento Siaarti: "Soluzione non e' sacrificare anziani"
Roma, 9 mar. - "Non ci puo' essere una 'Rupe Tarpea', dove gli anziani saranno lasciati al loro destino". Commentano cosi' Raffaele Antonelli Incalzi, presidente SIGG, e Filippo Fimognari, presidente SIGOT, le linee guida deontologiche rese note da Siaarti, la Societa' Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva per la gestione dei casi di Covid-19 da trattare in Terapia intensiva.
"L'emergenza Covid-19 comporta un crescente ricorso a cure intensive- proseguono- cosi' da far prevedere che a breve i posti letto in terapia intensiva non saranno sufficienti per curare tutti. Ecco perche' ottimizzare l'impiego delle risorse in condizioni di eccezionalita' e' essenziale ed e' una nuova sfida per l'universalita' del servizio sanitario nazionale". Per questo, secondo Antonelli Incalzi e Fimognari, il primo obiettivo "dovrebbe essere l'espansione dell'offerta di strumenti per la ventilazione non invasiva anche nei reparti di Geriatria e Medicina Interna, di Malattie infettive di Malattie Respiratorie, dove il gia' diffuso ricorso alla ventilazioni non invasive rende questa soluzione certamente applicabile. Questa misura allevierebbe il carico sulle Terapie Intensive che potrebbero cosi' dedicarsi anche a casi con particolari problematiche gestionali, non solo pazienti Covid-19".
Qualora questa misura non fosse sufficiente e/o rapidamente applicabile, la scelta dell'ordine di priorita' nelle cure intensive "non potra' certo basarsi sul criterio 'first come, first served'- aggiungono- ma neppure meramente sul criterio anagrafico. È la presenza di piu' patologie che condiziona negativamente la prognosi e poiche' questo significa mediamente vecchiaia, e' ovvio che i pazienti con prognosi peggiori siano in genere piu' anziani. Ma anche soggetti adulti con particolare profilo di rischio possono avere poche possibilita' di recupero da un'insufficienza respiratoria acuta. Pertanto, e' evidente che la dolorosa selezione dell'ordine di priorita' nelle cure intensive puo' basarsi solo su una valutazione multidimensionale, che tenga conto dello stato di salute funzionale e cognitivo precedente l'infezione".
Anche in questo caso, resta "centrale il medico con il suo bagaglio di professionalita', esperienza e umanita' che, insieme, gli permetteranno di formulare un piano di azione tarato sulle esigenze e possibilita' del singolo caso, coinvolgendo sempre i parenti del paziente".
Pertanto, concludono Fimognari e Antonelli Incalzi, piuttosto che "richiamare criteri stringenti e' bene rimettersi alla valutazione multidimensionale del singolo caso, ed eventualmente multidisciplinare in situazioni ad alta complessita', nella certezza che l'accurata analisi dell'insieme dei fattori prognostici permettera' al medico di fare la scelta piu' appropriata ed equilibrata, ancorche' pur sempre dolorosa".
(Red)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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