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Simit: "Test sierologici abbinati a esami Hcv, occasione imperdibile"
Roma, 25 mag. - Negli ultimi due anni l'Italia ha compiuto un percorso virtuoso nel piano di eliminazione dell'infezione da HCV entro il 2030 promosso dall'Organizzazione Mondiale della Sanita'. L'innovazione garantita dai nuovi farmaci antivirali ad azione diretta (DAA) per il trattamento dell'epatite C ha avuto una portata rivoluzionaria per la possibilita' di eradicare il virus in maniera definitiva, in tempi rapidi e senza effetti collaterali. Tuttavia, l'emergenza globale determinata dalla pandemia Covid-19 ha spostato l'attenzione sul contrasto a questo nuovo sconosciuto virus e lasciato in secondo piano la lotta ad altre patologie. Nel caso dell'Epatite C, questo arresto e' intervenuto in un momento chiave, proprio all'indomani dell'approvazione dell'emendamento al decreto mille proroghe lo scorso febbraio: un provvedimento con cui sono stati stanziati 71,5 milioni di euro per il biennio 2020-2021 per introdurre lo screening gratuito necessario a individuare i potenziali malati di epatite C. Questi screening riguardano i nati nelle fasce d'eta' 1969-1989, i soggetti seguiti dai Servizi Pubblici per Tossicodipendenze (SerT), i soggetti detenuti in carcere. Non e' pero' ancora chiaro se e quando verranno avviati gli screening specifici, visto che mancano ancora i decreti attuativi.
LA PROPOSTA DI UN DOPPIO TEST E I VANTAGGI ECONOMICI E SANITARI CHE POTREBBE PORTARE. Le societa' scientifiche AISF - Associazione Italiana per lo Studio del Fegato e SIMIT - Societa' Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, di concerto con l'Associazione Pazienti EpaC onlus, riunite sotto l'acronimo ACE - Alleanza Contro l'Epatite, propongono una soluzione semplice che potrebbe garantire un importante passo avanti: abbinare ai test sierologici per il coronavirus stabiliti dal Governo anche gli screening per l'Epatite C. "Abbiamo una grande opportunita' - sottolinea il Prof. Massimo Andreoni - Visto che anche il Covid pone l'esigenza di uno screening di massa per riconoscere la diffusione del virus nella popolazione, possiamo mettere insieme le due cose. Gli studi epidemiologici per la diffusione del Covid prevedono test su tutto il territorio nazionale al fine di raggiungere una numerosita' rappresentativa. Tecnicamente non ci sono difficolta' a fare ambedue i test sul campione di sangue prelevato. Ma bisogna organizzarsi in tempi brevi perche' la sierologia per il Covid sta partendo. Potrebbe emergere un quadro significativo dell'incidenza di entrambe le patologie nelle singole regioni. Naturalmente il campione di partenza e' ristretto, ma e' destinato ad ampliarsi e sarebbe comunque utile per avere un approccio propositivo".
"L'auspicio degli infettivologi e' che si possa affiancare all'indagine sulla Covid un'ampia rilevazione su HCV- evidenzia il Prof. Massimo Galli- Il campione da testare sarebbe certamente, almeno in parte, diverso, ma lo sforzo organizzativo ed economico potrebbe essere unificato, inducendo utili sinergie. Oltre a garantire una valutazione realistica della distribuzione e dell'entita' dell'infezione da HCV, un'iniziativa di questo tipo darebbe un fondamentale impulso all'emersione del sommerso, se accompagnata da un'adeguata campagna informativa.
L'opportunita' che ci e' data di effettuare test per rilevare la presenza di HCV non ha precedenti. Auspichiamo un Paese senza Covid, ma anche senza Epatite C. E per questo piu' persone potremo curare, piu' ci avvicineremo all'obiettivo".
LA VOCE DELLA POLITICA - CARNEVALI: VA COMPLETATO IL DISPOSITIVO ATTUATIVO PER GLI SCREENING HCV - "Dobbiamo cogliere le opportunita' che scaturiscono da questa crisi. La possibilita' di effettuare un doppio test, per il Covid e per l'HCV, rappresenta uno stimolo a fronteggiare l'emergenza di queste settimane e a mantenere gli impegni presi. Spetta alla politica il compito di mettere in pratica gli screening. Dobbiamo completare il dispositivo attuativo per consentire che i fondi gia' stanziati possano essere concretamente disponibili per un'azione incisiva nei confronti sia di un virus che si puo' vincere sia dell'altro che risulta ancora da sconfiggere" commenta l'On. Elena Carnevali, membro della XII Commissione (Affari Sociali), presentatrice dell'emendamento.
LA VOCE DELLA POLITICA - LORENZIN: CONTINUERO' A VIGILARE NON SOLO SUL COVID MA ANCHE SULL'HCV - "È imprescindibile trovare chi e' affetto da Epatite C per poterlo curare. Per questo ho sostenuto da subito l'emendamento al Decreto Milleproroghe per lo stanziamento di un fondo per gli screening, che permettera' di andare avanti nella ricerca e nell'eradicazione del virus nella popolazione italiana. È necessario non abbassare la guardia: in questi mesi il covid19 ha attirato su di se' tutte le attenzioni, ma non dobbiamo dimenticare le altre patologie, soprattutto laddove esista un percorso gia' ben avviato come nel caso dell'HCV. Per questo continuero' a vigilare e a impegnarmi in tal senso" conclude l'On. Beatrice Lorenzin, ex Ministro della Salute e Responsabile del Forum Salute del PD.
(Comunicati)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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