Roma, 15 lug. - Sono sospese dal 10 marzo le visite fiscali di controllo per malattia. Non sono ancora state riattivate, nonostante la ripresa delle attivita' lavorative. Questa situazione ha creato un grave disagio ai medici fiscali, che hanno visto azzerarsi i loro redditi senza poter usufruire, vista la natura atipica dei loro contratti, degli ammortizzatori sociali previsti per i lavoratori dipendenti. E senza potersi dedicare ad altre attivita' professionali, per via del rigido regime delle incompatibilita'. Per segnalare e risolvere questa situazione, questa mattina la Fnomceo, La Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri ha scritto una lettera al Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, al Ministro della Salute, Roberto Speranza, al Ministro della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, e al Presidente dell'Inps, Pasquale Tridico.
La lettera si conclude reiterando, ancora una volta, "una richiesta che la Fnomceo perora da anni: quella di portare a termine il processo di riorganizzazione della medicina fiscale e di stabilizzazione del personale medico impegnato in questa funzione, auspicato nel documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sull'organizzazione dell'attivita' dei medici che svolgono gli accertamenti sanitari per verificare lo stato di salute del dipendente assente per malattia, approvato dalla Commissione Affari sociali nella seduta del 27 maggio 2014".
Di seguito nella nota Fnomceo la lettera: Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali Sen. Nunzia Catalfo Al Ministro della salute On. Roberto Speranza Al Ministro della pubblica amministrazione On. Fabiana Dadone Oggetto: ripresa attivita' professionale della medicina fiscale. Illustri Ministri, con la presente si ritiene di sottoporre alla attenzione delle SS.VV. la delicata questione della ripresa dell'attivita' professionale della medicina fiscale. L'INPS, in considerazione della propagazione dei contagi da COVID-19, con il messaggio Hermes 1061 ha formalizzato la sospensione delle visite mediche di controllo domiciliare con decorrenza 10 marzo.
L'adozione di tale provvedimento ha creato gravi disagi economici a tali professionisti, azzerando di fatto il loro reddito. I medici fiscali non hanno peraltro potuto usufruire degli ammortizzatori sociali previsti per gli altri lavoratori.
Soltanto l'ENPAM ha erogato il cosiddetto bonus Covid, oltretutto sottoposto a tassazione, per un periodo massimo di tre mesi, non piu' rinnovato da fine maggio, ne' rinnovabile.
I medici fiscali sono liberi professionisti con contratto tacitamente rinnovabile ogni anno e caratterizzato da numerosi vincoli. È previsto inoltre un numero massimo di giorni di assenza, superato il quale l'Ente puo' procedere all'interruzione del rapporto contrattuale. Il rapporto che lega i medici fiscali all'INPS e' peraltro condizionato da molte incompatibilita' limitanti altre eventuali attivita'. Ad oggi nonostante tutte le attivita' lavorative siano ripartite pur con molte difficolta', non e' stata comunicata la tempistica, ne' le modalita' di ripresa dell'attivita' della medicina fiscale. Cio' detto, considerato che in molte Regioni e' attuabile una ripresa in sicurezza, si chiede l'intervento autorevole delle SS.VV. per un parallelo ripristino delle visite fiscali con i dovuti protocolli di sicurezza per gli operatori, con l'auspicio che possa produrre una soluzione positiva della grave problematica che vede coinvolta la categoria dei medici fiscali di controllo ai lavoratori in malattia. In conclusione, questa Federazione, quale organo sussidiario dello Stato, che agisce al fine di tutelare gli interessi pubblici, garantiti dall'ordinamento, connessi all'esercizio professionale, non puo' non ribadire che appare necessario porre in essere i relativi provvedimenti per portare a termine il processo di riorganizzazione della medicina fiscale e di stabilizzazione del personale medico impegnato in questa funzione, auspicato nel documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sull'organizzazione dell'attivita' dei medici che svolgono gli accertamenti sanitari per verificare lo stato di salute del dipendente assente per malattia, approvato dalla Commissione Affari sociali nella seduta del 27 maggio 2014.
(Comunicati)