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Carenza pediatri, al 2025 ne mancheranno oltre 10.000. Allarme Aspoi e Federazione Cipe-Sispe-Sinspe
Roma, 30 giu. - "Eta' avanzata, decrescita del numero di organici e mancato turnover, non tanto legato all'inerzia amministrativa delle aziende sanitarie, quanto alla carenza di nuovi specialisti. Oggettivamente sono queste le criticita' piu' cogenti della pediatria ospedaliera". Parte da qui Domenico Minasi, presidente dell'Associazione pediatri ospedalieri italiani (Aspoi) e della sezione Calabria della Societa' italiana di pediatria (Sip), durante la diretta Facebook Dire Salute su 'Il futuro della pediatria, dal nazionale al regionale: focus Calabria'. Non a caso, secondo i dati piu' recenti, al 2025 "mancheranno 3.394 pediatri ospedalieri in tutte le regioni d'Italia, ad esclusione del Lazio", a cui si aggiungono 7.200 pediatri di famiglia in meno.
Ma non finisce qui. A queste evidenze, ormai consolidatesi, si unisce la necessita' "sempre piu' insistente di una sinergia tra ospedale e territorio- continua il presidente Sip Calabria- Un'integrazione famosa che e' rimasta un'araba fenice: tutti ne parlano e nessuno l'ha mai vista". La pediatria ospedaliera, difatti, "nonostante i cambiamenti demografici, economici, culturali e sociali che si sono susseguiti, ha una struttura assistenziale rimasta invariata e- puntualizza Minasi- ormai e' vecchia di 40 anni". Dunque, a detta dell'esperto "occorre trovare insieme una sintesi anche per le ipotesi di cambiamento, che non deve essere condizionato dal modello attuale- statuisce- Il modello futuro potrebbe anche essere differente da quello vigente".
Sul fronte della pediatria di famiglia, invece, e' Giuseppe Gullotta, presidente della federazione Cipe-Sispe-Sinspe che approfondisce l'altro lato della medaglia: "A mancare sono 7.200 pediatri di famiglia e nell'arco del prossimo quinquiennio uno su due andra' in pensione". Per l'esperto, inoltre, un'ulteriore spina nel fianco e' rappresentata dal reclutamento rallentato delle nuove leve: "Per i neolaureati puo' passare fino a un anno prima che vengano chiamati. Spesso-ribadisce- la maggioranza viene assorbita dagli ospedali dove la carenza e' immediata e il posto e' sicuro".
E ancora, tra i nodi da sciogliere nella rilettura di un sistema complessivo integrato tra pediatria ospedaliera e territoriale, c'e' "il problema dell'imbuto: i laureati in Medicina sono molti di piu' rispetto ai posti di specializzazione. Parliamo- spiega il presidente Cipe, Sispe, Sinspe- di circa 12.000 medici 'a spasso' a fronte degli 8.000 posti per specializzarsi". È lo stesso concorso, a quanto riferisce, che crea una sproporzione in questo senso: "Se non si arriva tra i primi- illustra- puoi anche aver avuto per 6 anni la voglia di fare il pediatra, ma potresti finire per fare l'anestesista e lo farai male, o comunque malvolentieri".
L'arroccamento nelle proprie torri d'avorio, concordano Minasi e Gullotta in finale, "non fa bene a nessuno. Si finisce per rimanere tutti chiusi nella propria sfera ed e' la gestione complessiva a risentirne. Ho sempre detto- conclude Gullotta- che la pediatria stava andando verso il suicidio, gli si stava levando tutto l'ossigeno. E il rischio e' che alla fine muoia".
(Cam/ Dire)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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