Roma, 12 giu. - "Le visite ambulatoriali, purtroppo, non sono riprese in modo omogenea su tutto il territorio nazionale. Ci sono regioni che hanno ricominciato a farle in maniera piu' efficiente rispetto ad altre, che in questo momento sono ancora ferme. E questo e' un problema serio". Lo ha detto il presidente dell'Ordine dei Medici di Roma, Antonio Magi, intervenendo questa mattina in diretta alla trasmissione televisiva 'Mi manda Rai Tre'.
"In Italia ci sono tanti sistemi sanitari diversi e ogni Regione ha una sua autonomia dal punto di vista organizzativo- ha proseguito Magi- Non tutte le Regioni hanno fondi sufficienti per poter offrire a tutti i pazienti la stessa assistenza. Per questo esiste la mobilita' sanitaria, con tanti pazienti che dal sud si spostano in altre regioni dove magari c'e' una sanita' piu' organizzata".
Per ricominciare a fare le visite c'e' pero' "bisogno di medici specialisti- ha sottolineato- ma purtroppo molti li abbiamo fatti andare via, all'estero, perche' non gli abbiamo dato modo di lavorare nel nostro Paese. Allora una soluzione immediata, che penso sia quella che i pazienti vogliono avere, e' quella di incrementare le ore di lavoro dei medici specialisti, che oggi mediamente hanno incarichi per 23 ore settimanali.
Questo aiuterebbe non solo a dimezzerebbe le liste d'attesa che gia' c'erano prima del Covid-19, ma permetterebbe anche la possibilita' di recuperare quegli 11 milioni di accertamenti che sono rimasti sospesi e che non si stanno recuperando".
Ma chi aveva una prenotazione ed e' saltata, deve riprenotarsi da capo? "Anche in questo caso c'e' una differenziazione tra Regione e Regione- ha risposto Magi, che e' anche segretario generale del Sumai, interpellato sul tema- ci sono Regioni che hanno creato un contenitore a parte, congelando gli appuntamenti presi prima dell'emergenza sanitaria, ed altre Regioni che hanno rimesso nuovamente in fila i pazienti senza alcuna modalita'.
Altre Regioni ancora hanno invece optato per richiamare i pazienti a 'stratificazione', partendo dai pazienti cronici, da piu' fragili e dagli anziani, che sono quelli che hanno maggiore necessita'. Ma insisto: ci vogliono piu' medici specialisti".
Perche' se e' vero che si vogliono incrementare le visite, con "ambulatori aperti anche il sabato e la domenica", lasciando aperte le "sale operatorie 24 ore su 24", e' anche vero che "mancano i medici- ha concluso Magi- quindi ci vogliono risorse umane, perche' un intervento chirurgico non si puo' fare online". CON PRENOTAZIONI AL CUP CITTADINI COSTRETTI A TRAFILA ASSURDA - "A cosa serve il Cup? Basterebbe mettere in comunicazione il medico di famiglia direttamente con lo specialista" ha detto ancora Magi ospite in studio di 'Mi manda Rai Tre'.
"Le visite- ha spiegato il presidente Omceo Roma e segretario Sumai- dovrebbero essere prenotate dal medico di medicina generale attraverso una richiesta diretta al medico specialista. Oggi invece c'e' una trafila assurda da fare: il paziente va dal medico di medicina generale e si fa a fare la prescrizione, poi deve chiamare il Cup, prenotare la visita specialistica e poi chissa' quando viene chiamato. Quando riesce a fare la visita, lo specialista lo visita e gli fa un'altra prescrizione, che a volte deve essere ripetuta dal medico di famiglia. Basterebbe davvero mettere in comunicazione il medico di medicina generale con la specialistica, sia del territorio sia dell'ospedale, e avremmo risolto gran parte dei problemi delle persone".
(Cds/Dire)