Roma, 27 gen. - L'inattivita' fisica aumenta di oltre il 20% il rischio di malattie cardiovascolari. A dirlo e' l'European Heart Network, in collaborazione con l'Ufficio europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili dell'Oms, in un rapporto sulle politiche di attivita' fisica per la salute cardiovascolare. Ogni anno, le malattie cardiovascolari causano 3,9 milioni di morti in Europa e oltre 1,8 milioni di morti nell'Unione Europea. Tuttavia, in Europa, si stima che il 25% delle donne e il 22% degli uomini siano fisicamente inattivi. E gli italiani sono tra i piu' 'pigri' con oltre il 40% della popolazione che svolge un'insufficiente attivita' fisica.
Il rapporto mostra che impegnarsi in attivita' fisica e' benefico per le persone sane e per le persone che vivono con malattie cardiovascolari. Dimostra il sottoutilizzo di misure politiche per promuovere l'attivita' fisica a livello di popolazione per prevenire le malattie cardiovascolari. La raccomandazione e' per un'attivita' regolare di almeno 150 minuti a settimana di intensita' moderata o 75 minuti a settimana di attivita' fisica ad intensita' vigorosa o una combinazione equivalente.
Nello studio si dimostra inoltre l'efficacia dell'attivita' fisica nei pazienti, evidenziando la necessita' di programmi flessibili, personalizzati e basati su menu, adattati alle circostanze e alle esigenze dei singoli pazienti nell'ambito della riabilitazione cardiovascolare.
(Red)