Roma, 21 gen. - Gli uomini fanno poca attenzione alla loro salute e tendono a sottovalutare i segnali che indicano l'insorgenza di un problema nella condizione fisica. La situazione peggiora se ad essere contratte sono patologie considerate tipicamente 'femminili', che invece colpiscono anche il genere maschile. Gli endocrinologi dell'Associazione Medici Endocrinologi (Ame), in occasione del congresso nazionale, hanno fatto luce sulle patologie considerate poco frequenti negli uomini e, tra queste, ci sono l'anoressia, l'osteoporosi e la puberta' precoce dei maschi.
"A sottovalutare il problema sono gli stessi medici, a causa di un pregiudizio diagnostico di genere- dice Edoardo Guastamacchia, presidente dell'Ame- per questo e' importante sensibilizzare per rendere piu' tempestiva la diagnosi e l'accesso alle cure". Una patologia considerata quasi appannaggio esclusivo delle donne, che invece riguarda anche gli uomini e' l'anoressia. A soffrirne, e' circa 1 uomo su 4 donne, su un totale di circa 3 milioni di malati in Italia (ministero della Salute). I maschi che soffrono di disturbi dell'alimentazione vivono una condizione di disagio e diagnosi piu' tardive rispetto alle donne. Inoltre, non esistono centri o percorsi dedicati.
"L'anoressia degli uomini ha manifestazioni in parte simili a quelle dell'ambito femminile ma spesso l'ossessione per le forme corporee puo' esprimersi attraverso una attivita' fisica compulsiva, oltre ad un comportamento alimentare dannoso- fa sapere la dottoressa Simonetta Marucci, endocrinologa esperta dei disturbi del comportamento alimentare- I ricercatori, per anni, hanno escluso gli uomini dalla maggior parte degli studi e standardizzato i protocolli clinici e diagnostici sulla popolazione femminile. Sarebbe invece importante che i professionisti della salute cominciassero a riconoscere i sintomi e comprendessero le emozioni e i vissuti che questi ragazzi sperimentano, per poter intervenire efficacemente con strumenti e strategie adeguate".
Altra malattia da sempre ritenuta appannaggio femminile e' l'osteoporosi. In realta' essa colpisce anche gli uomini, anche se in misura minore rispetto alle donne, ma con conseguenze piu' gravi. A soffrirne, e' circa 1 milione di uomini (1 uomo su 10 a fronte di 1 su 4 donne). "L'osteoporosi e' un'alterazione della resistenza scheletrica che rende le ossa piu' fragili e piu' esposte al rischio di sviluppare fratture- dice il dottor Alfredo Scillitani, endocrinologo Ame- Il meccanismo di base del processo osteoporotico e' il medesimo in entrambi i sessi, tuttavia esistono differenze di genere della patologia, dovute alle specificita' del corpo maschile rispetto a quello femminile".
Negli uomini, prosegue Scillitani, si manifesta piu' tardi "in media dopo i 65 anni (contro i 55 della donna). Gli uomini, infatti, vanno incontro non a un brusco calo come le donne ma a un declino graduale della produzione degli ormoni sessuali, e quindi, a una perdita di calcio piu' tardiva e piu' lenta rispetto alle donne. Inoltre, hanno una massa minerale ossea in media piu' alta di quella delle donne e arrivano piu' tardi a oltrepassare la soglia dei valori inferiori alla norma, sotto i quali si e' in una condizione di osteopenia o, addirittura, di osteoporosi. Anche se l'osteoporosi e' una malattia della terza eta', ci sono forme che si manifestano in situazioni particolari e che possono colpire anche giovani e addirittura giovanissimi".
A volte l'osteoporosi puo' essere la conseguenza di fattori come problemi ormonali, terapie con determinati farmaci, carenze nutrizionali, e altri ancora. Si parla in questo caso di osteoporosi secondaria. "Nell'ultimo mezzo secolo, la puberta' si e' anticipata sempre di piu'- fa sapere ancora l'esperto- E il fenomeno della puberta' precoce, contrariamente a quanto si creda, non riguarda solo le femmine".
I motivi di questo processo sono da ricercare principalmente nelpeggioramento delle condizioni ambientali, in particolare negli inquinanti ambientali che si trovano nell'atmosfera, nell'acqua e negli alimenti,i quali hanno la capacita' di stimolare le ghiandole endocrine e, soprattutto, la funzione testicolare e ovarica.
"I cambiamenti che si verificano in corso di puberta' sono legati alla produzione di ormoni prodotti dall'ipofisi, noti come gonadotropine, che stimolano la funzione dei testicoli e delle ovaie- spiega il professor Vincenzo Toscano, past president dell'Ame- La presenza di sostanze inquinanti nell'ambiente e nel cibo altera questo processo fisiologico anticipandolo anche di 2-3 anni. Il primo segnale dell'inizio della puberta' nei maschi e' connesso alla crescita del volume testicolare, seguita dalla crescita del pene e dalla comparsa dei peli pubici e ascellari. È buona norma che gli accertamenti vengano seguiti da un centro specializzato di endocrinologia pediatrica. La puberta' precoce si puo' curare, ma la sua terapia va sempre decisa caso per caso da uno specialista, condivisa con i genitori", conclude Toscano.
(Cds/ Dire)