Roma, 15 gen. - Ancora piu' spazio alla qualita' delle cure, con un maggior numero di aree dedicate alle attivita' di supporto alle terapie, tra laboratori di ceramica, pittura, arti marziali, clownterapia e la scuola in ospedale. Ha queste caratteristiche il nuovo reparto di Oncologia pediatrica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, inaugurato a Roma alla presenza del ministro della Salute, Roberto, Speranza, accompagnato da Giovanni Raimondi, presidente della Fondazione, Marco Elefanti, direttore generale, e Rocco Bellantone, direttore del governo clinico. "Credo che guardare negli occhi quei genitori dia il senso di cosa e' il Servizio sanitario nazionale- ha detto Speranza dopo la visita al reparto- e sul perche' sia davvero qualcosa di fondamentale, perche' tocca la vita delle persone. Bambini che hanno problemi cosi' seri e cosi' gravi hanno bisogno di uno Stato forte che sia in grado di difendere fino in fondo il loro diritto alla Salute. Piu' che mai, quando si entra in contatto con realta' di questo tipo, si capisce il senso dell'articolo 32 della Costituzione. Per questo dobbiamo dare forza al nostro Servizio sanitario nazionale e fare tutto quello che e' possibile per continuare ad investire sulla nostra sanita'".
La nuova struttura, articolata su due piani, dispone di un reparto di degenza con 10 posti letto e un day hospital con 5 posti letto e ambulatori. Gli spazi riservati all'accoglienza, in un'ottica di umanizzazione delle cure, comprendono una sala giochi, dalla quale si puo' accedere ad un giardino pensile attrezzato per i giochi all'aperto; una sala dotata di playstation, televisore e spazio lettura; una cucina a disposizione delle mamme dei piccoli pazienti ricoverati.
Il reparto di Oncologia pediatrica del Gemelli e' diretto dal professor Antonio Ruggiero, che ha fatto sapere: "Sono circa 300 i bambini e i ragazzi seguiti con circa 60 nuove diagnosi ogni anno che vengono da tutta italia, in particolare dal centro sud. I due tipi di tumori piu' frequenti sono quelli cerebrali e le leucemie linfatiche acute. Abbiamo pazienti che vanno da pochi mesi di vita fino a 18 anni. Talvolta giovani adulti, soprattutto per tumori curati con terapie oncologiche pediatriche".
Nel mondo dell'oncologia pediatrica, intanto, e' "cambiato molto- ha proseguito Ruggiero- Per fortuna ad oggi il 70% dei bambini guarisce, ma questo non vuol dire guarigione per tutti. Purtroppo per alcuni tipi di tumore le terapie di cui disponiamo non sono cosi' efficaci da garantirne la guarigione". In merito ai tumori cerebrali, in particolare, il responsabile della Neurochirurgia pediatrica del Gemelli, Giampiero Tamburrini, ha fatto sapere che ogni anno nell'ospedale si eseguono "circa 70 nuovi interventi di tumore cerebrale nel bambino, con diagnosi sempre piu' precoci e bambini sempre piu' piccoli. Un bambino richiede delle specialita' in trattamento e nell'assistenza post operatoria. Da sempre ci siamo concentrati su interventi meno invasivi possibili e mininvasiva", ha concluso.
(Cds/Dire)